Il Continente Nero alla conquista di Borsa Italiana

I DUE NUOVI FONDI – Da giovedì 25 febbraio la piattaforma ETFplus di Borsa Italiana si arricchirà di due nuovi fondi. A quotarli Silk Invest, società di gestione indipendente specializzata nei mercati di frontiera nata nel 2008 e con sede a Londra, e si tratterà di un prodotto azionario e uno obbligazionario che consentiranno l’accesso alle opportunità di crescita del continente africano. L’Africa offre prospettive di investimento sempre più allettanti. La sua economia è quadruplicata negli ultimi 20 anni e il Pil crescerà di un ulteriore 50% nei prossimi 5 anni.

INVESTIRE IN AFRICA – Il Silk African Lions Fund e il Silk African Bond Fund saranno disponibili per gli investitori italiani, sia istituzionali sia retail. Entrambi gli strumenti adottano strategie che offrono un’elevata diversificazione dovuta alla decorrelazione dei mercati africani rispetto ai principali indici di mercato, sviluppato ed emergenti. Il primo permette agli investitori di prendere posizione sul mercato azionario africano. Il fondo si focalizza su imprese che operano nei settori del consumo, in particolare il settore bancario, delle telecomunicazioni, quello immobiliare e delle infrastrutture. Il Silk African Bond, invece, è il primo fondo obbligazionario interamente dedicato al continente africano e offre esposizione alle emissioni governative tradizionalmente non incluse negli indici obbligazionari emergenti e di frontiera. Il portafoglio di investimento si caratterizza per una duration contenuta, qualità media investment grade, e una correlazione bassa rispetto ai principali indici globali.

UNO SVILUPPO INTERESSANTE – “L’Italia rappresenta un mercato centrale per Silk Invest”, ha commentato Malick Badije, head of investment solution & advisory dell’asset manager. “I due strumenti permettono agli investitori italiani di accedere ai mercati del continente africano e alle opportunità sempre più stimolanti che questi sono in grado di offrire. Siamo convinti che l’Africa diventerà un tema sempre più interessante e riteniamo che anche in Italia possa affermarsi e consolidarsi un forte interesse verso i prodotti azionari e obbligazionari delle imprese e dei governi che guidano la transizione del continente verso uno sviluppo sempre più deciso”.

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