ELEVATA CORRELAZIONE TRA LE ASSET CLASS – Jung sottolinea infine che “ci sono due punti chiave da tenere a mente nell’analizzare la possibile evoluzione dei mercati durante il 2016. Da un lato, la correlazione tra le varie asset class è diventata molto elevata; dall’altro, malgrado le politiche monetarie accomodanti da parte delle banche centrali, la liquidità è relativamente bassa”. Come muoversi quindi in uno scenario in cui la correlazione tra le classi di attivi è sempre più elevata e i porti sicuri scarseggiano? “In questa fase, molti fattori ci portano a sovrappesare l’azionario dell’Eurozona, dove le valutazioni sono più economiche rispetto ai listini degli Stati Uniti”, spiega David Basola, responsabile per il mercato Italia di Mirabaud AM, che prosegue: “I dati continuano a indicare una prosecuzione della ripresa economica nell’Eurozona, in particolare le indagini sui nuovi ordini segnalano come le prospettive di crescita futura restino intatte. Certamente, l’euro meno forte aiuta e aiuterà: probabilmente sulla moneta unica continuerà a esserci una pressione ribassista. Nonostante i recenti timori, il settore del credito supporta la crescita, così come la politica monetaria accomodante della BCE, destinata a continuare dato che i bassi prezzi delle materie prime pesano sulle prospettive di inflazione”.
OPPORTUNITA’ DALLA GESTIONE ATTIVA – In uno scenario così complesso, può premiare una gestione altamente attiva, basata su forti convinzioni, da sempre nel dna di Mirabaud AM. La società, affacciatasi all’Italia nel 2014, ha recentemente rafforzato la propria presenza nel Paese, con l’apertura di un ufficio di rappresentanza a Milano e l’ingresso di Mattia Pastrolin come institutional sales executive. “Il mercato italiano del risparmio gestito gode ancora oggi di una spinta molto favorevole e, forti della fiducia nel nostro approccio distintivo e nel nostro team, riteniamo di poter portare un valore aggiunto, specialmente per gli investitori wholesale ed istituzionali che più possono apprezzare le nostre eccellenze di investimento”, conclude Basola. “Nel quadro della propria presenza europea, Mirabaud Asset Management non poteva e non può prescindere dall’Italia”, conclude Lionel Aeschlimann, ceo di Mirabaud AM. “Il nostro approccio, negli investimenti come nelle scelte di business, è di lungo termine, come testimoniato dall’assunzione di Mattia Pastrolin e dalla decisione di dotarci di un ufficio di rappresentanza a Milano. Contestualmente continuiamo a rafforzare ulteriormente le nostre competenze di investimento: ne è dimostrazione l’ingresso di Ken Nicholson quale responsabile dell’azionario europeo small & mid cap. Queste nostre iniziative hanno contribuito negli ultimi 12 mesi a permetterci di avere la fiducia di prestigiosi fondi sovrani e di investitori istituzionali europei, siamo fiduciosi che anche gli investitori italiani potranno avere grandi soddisfazioni da Mirabaud AM”.