Brexit, l’Irlanda si prepara a ricevere i fondi da Londra

OCCHIO AL BREXIT – Secondo quanto riporta l’inserto settimanale del Financial Times, l’Ftfm, la banca centrale irlandese ha iniziato i preparativi per un afflusso di asset manager se il Regno Unito lascerà l’Unione europea. Il timore è di un cambio di normativa e regolamentazione e che, quindi, le case di fondi non saranno più in grado di vendere i loro prodotti da Londra. Proprio per questo le società internazionali di gestione del risparmio dovrebbero essere tra i primi gruppi finanziari a sposare le operazioni in Irlanda.

TRANSIZIONE DISORDINATA – Il direttore alla vigilanza dei mercati della Banca centrale irlandese, Gareth Murphy, che sovraintende circa 6mila fondi, ha detto che le società vorranno stabilire un punto d’appoggio nella Ue. “Le imprese che regolano e le loro controparti nel Regno Unito si troveranno ad affrontare un lungo periodo di incertezza, in caso di Brexit”, ha aggiunto Murphy. “La transizione potrebbe essere molto disordinata”.

SI PUNTA A DUBLINO
– In vista del referendum di giugno, diversi gestori patrimoniali, tra cui M&G, che ha sede nel Regno Unito, si stanno già attrezzando e considerando di aumentare la loro presenza a Dublino. E un afflusso di aziende dal Regno Unito potrebbe essere una buona notizia per l’economia irlandese, che si sta riprendendo da una profonda recessione.

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