Polizze del Ramo I, rendimenti al 3,6%

BUONE PERFORMANCE – In media il 3,6% annuo lordo. Ecco la performance media ottenuta nel 2015 dalle polizze assicurative del Ramo I legate alle Gestione Separate, i fondi delle compagnie assicurative che hanno il capitale protetto e investono quasi esclusivamente in titoli di stato e in bond con rating medio-alto. I dati sono stati diffusi dall’inserto settimanale Plus24 del Sole 24Ore, in base alle rilevazioni della società di ricerche Prometeia e sono indubbiamente soddisfacenti per i risparmiatori, in un epoca in cui i tassi d’interesse ufficiali sono a zero. . Al primo posto, nella classifica dei rendimenti, si è piazzata la gestione valuta reale di Reale Mutua, con un rendimento del 4,43% lordo. Seguono a ruota il Fondo Pramerica Financial (4,34%) e Gesav Global di Generali (4.2%). Non va dimenticato, però, che le performance appena citate sono al lordo delle tasse e dei costi applicati dalle compagnie (caricamenti sui premi e commissioni di gestione), che sono spesso molto “salati”

LE INCOGNITE NEL LUNGO PERIODO – Inoltre, va ricordato pure che le Gestioni Separate contabilizzano i titoli inclusi nel loro portafoglio con il metodo del costo storico, cioè in base al prezzo di acquisto, senza tenere conto delle variazione delle quotazioni provocate dalla fluttuazioni dei tassi e dalle condizioni di mercato (come fanno invece i fondi di investimento). Nei prossimi anni, dunque, per le Gestioni Separate sarà difficile garantire le stesse performance messe a segno nell’ultimo decennio, visto che adesso si stanno mettendo progressivamente nel portafoglio una buona dose di nuovi titoli che danno praticamente un interesse nullo. Non a caso, lo stesso numero di Plus 24 che pubblica i dati sulle performance delle polizza rivalutabili ricorda anche le recenti dichiarazioni di Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, la quale sostiene la necessità di una rivisitazione delle polizze del Ramo I perché, ha detto Farina, “non è più possibile garantire il capitale in uno scenario come quello attuale”. I risparmiatori, dunque, sono avvisati.

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