A Malta sarà possibile costituire un fondo in meno di 30 giorni

ENTRO 30 GIORNI – I direttori del nuovo fondo approveranno il prospetto e la management company (AIFM) avrà 30 giorni di tempo per fornire la documentazione completa alla MFSA. Quest’ultima, a sua volta, entro 10 giorni inserirà il nuovo fondo nella lista ufficiale del Notified AIF, senza di fatto rilasciare alcuna licenza. La responsabilità che il prospetto risponda ai requisiti normativi, così come la due diligence sulle controparti coinvolte, ricadrà interamente sulla management company.  “A quel punto il prospetto del fondo potrà essere datato ed il fondo collocato presso gli investitori”, spiega Gianluca Tadiello, managing e sales director per la Svizzera e l’Italia di Amicorp Fund Services, società del Gruppo Amicorp che offre servizi di fund structuring e fund administration su basi globali con 41 uffici nel mondo e circa 1.000 dipendenti. 

 
NAIF – “I NAIF potranno essere costituti dagli AIFM maltesi e da quelli di altri Paesi EEA passa-portati con licenza piena AIFMD, in quanto si presume che quest’ultimi siano sottoposti ad uno stesso livello di vigilanza da parte delle Autorità di vigilanza maltesi. Una Sgr italiana potrebbe quindi usufruire di questo regime per lanciare un NAIF”, continua Tadiello. Questi fondi potranno essere costituiti sia sotto forma di fondi aperti sia di fondi chiusi e saranno in grado di implementare qualsiasi strategia, incluse quelle di tipo hedge, purché gli asset siano investiti in strumenti finanziari. “La MFSA sta comunque valutando di far rientrare in tale regime i fondi immobiliari”. L’investimento minimo sarà pari a 100.000 euro, senza possibilità di diluzione in seguito a riscatti parziali. La soglia più bassa rispetto a quella di prodotti similari in altri paesi rende il prodotto ancor più competitivo.
LA PAROLA AL PARLAMENTO – A breve vi sarà quindi la possibilità di usufruire di questa nuova tipologia di fondi. La MFSA sta lavorando per sottomettere la proposta di legge al ministero competente entro l’inizio di maggio, per poi emanare le normative secondarie. “Questo regime potrebbe risultare ancora più interessante qualora, come ad ora sembrerebbe, la MFSA consentirà la possibilità di inserire una clausola di opt-in. In questo modo si darebbe l’opportunità di trasformare un NAIF in un fondo con licenza e quindi un vero proprio fondo di tipo alternativo (AIF) definito all’interno della direttiva AIFMD”, conclude Tadiello.
 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!

Tag: