Intermonte Advisory e Gestione, un giugno ricco di eventi straordinari

EVENTI STRAORDINARI – “Ci sono molti eventi straordinari attesi a giugno: la decisione della Fed su un possibile rialzo dei tassi il 15, il referendum sulla Brexit il 23, le elezioni politiche in Spagna il 26″, spiega una nota di Intermonte Advisory e Gestione. “La stagione dei risultati in Italia incomincerà il 20 luglio, nel frattempo l’appuntamento più rilevante saranno le elezioni ammnistrative in Italia il 5 e il 19 e l’esito degli aumenti di capitale delle banche (quello del Banco Popolare tra il 6 e il 22 giugno). In assenza di newsflow sulle singole società ci aspettiamo che sia il top down a dominare. Non ci aspetteremmo un significativo impatto dalle elezioni anche in caso di una sconfitta del PD a Roma, mentre le banche saranno dominate sia dall’esito degli aumenti di capitale che dalle decisioni sul cambio di management e strategia di Unicredit”.

STATISTICHE NEGATIVE – “Il dollaro Usa è tornato nel nostro trading range atteso (1.15-1.05), con un beneficio per diversi titoli positivamente correlati alla divisa statunitense. Ci sembra che a cavallo delle decisioni della Fed il trend rimanga valido, anche se diversi di questi (consumers/lusso) non sono più attraenti su base valutativa”, aggiunge Intermonte. “Abbiamo cominciato tatticamente a ridurre il forte sottopeso sulle banche il mese scorso, pensando che l’insieme di migliore macro Italia e Atlante potessero abbassare il premio al rischio esagerato sul settore. Il sentiment sul settore rimane molto negativo ma pensiamo di approfittare della prevedibile debolezza indotta dagli aumenti di capitale per aumentare ancora il peso. Attendendoci prima o poi una riconciliazione tra macro domestica in miglioramento e mercato, vediamo un minore appeal dei titoli più esposti a trend fuori dall’Italia/Europa che hanno avuto una performance solo parzialmente giustificata da rialzi di stime”, prosegue la nota. “La statistica ci dice che giugno è il peggior mese dell’anno per i mercati azionari (solo 4 mesi di performance positiva negli ultimi 18 anni). Sempre meglio non sfidare la statistica ma notiamo solo che arriviamo a giugno dopo una performance negativa del -16%. Fatichiamo a pensare ad un mercato che possa chiudere l’anno sotto i livelli attuali, a meno di eventi macro veramente negativi (tipo Brexit). Con tutte le cautele del caso siamo compratori di settori più beta su eventuali debolezze del mercato”, conclude Intermonte.

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