Top Advisor, Strider: “La fretta è sempre cattiva consigliera”

Giunto alla sua terza edizione, il concorso Top Advisor, lanciato da Pictet Asset Management e Fida, raccoglie sempre più interesse tra i consulenti finanziari. Bluerating.com ha raccolto la testimonianza di un consulente che ha partecipato al concorso, vincendolo, lo scorso anno, con il nome di Strider. E quest’anno ha voluto ripetere l’esperienza.

Lei ha partecipato anche alla scorsa edizione. Che ricordo ne ha?
E’ stata un’esperienza molto interessante anche per la possibilità di astrarsi dal lavoro quotidiano di realizzazione di portafogli per i miei clienti: avere a che fare con denaro reale, frutto dei risparmi di una vita, non è infatti certamente la stessa cosa che realizzare portafogli virtuali. Il fatto di aver vinto la tappa finale è stata una bella soddisfazione e un’occasione per conoscere meglio Fida e i prodotti Pictet.

Quali differenze ha riscontrato tra la scorsa edizione e l’attuale?
L’ultima edizione ha presentato delle modifiche e implementazioni molto interessanti: la funzione di gestione del portafoglio è molto intuitiva e realistica sia dal punto di vista dell’ operatività che da quello del monitoraggio. Ottima anche la scelta dei parametri considerati per stilare le classifiche.

Sul fronte della costruzione del portafoglio, quali sono state le sue scelte nell’attuale edizione, alla luce del contesto di mercato?
Il portafoglio del concorso ha la caratteristica di richiedere performance a breve termine parametrate alla volatilità, e quindi l’approccio deve essere necessariamente tattico e non strategico. La componente più rilevante nel mio portafoglio al momento è sicuramente il dollaro Usa, sia nelle asset class azionarie che in quelle obbligazionarie.

Quali sono le sue aspettative su questa edizione del concorso? Spera di replicare il risultato dello scorso anno?
A questo punto del concorso, purtroppo, non ho grandi possibilità di ripetere il risultato passato. Un’impostazione a bassa volatilità non mi ha certamente agevolato, ma credo che si possa imparare di più da un risultato negativo che da uno positivo. Per questo, indipendentemente dal risultato, continuo a giudicare questa esperienza come molto positiva.

Come giudica l’iniziativa di Pictet e Fida, che hanno lanciato questo concorso con l’obiettivo di agevolare la diffusione di una migliore cultura finanziaria?
Si sente parlare sempre di più di cultura finanziaria e credo che quest’ iniziativa possa cogliere nel segno. Sia a un professionista che a un risparmiatore non speculatore, un’esperienza come quellla di Top Advisor può insegnare ad esempio che un’eccessiva movimentazione del portafoglio quando ci si sente “in ritardo” sul rendimento a breve non è quasi mai la mossa giusta. Gli errori più grandi si compiono infatti proprio nel tentativo di recuperare in fretta, andando alla ricerca di performance e dimenticando i propri obiettivi di investimento.

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