La Gran Bretagna non accusa il colpo Brexit

OTTIMISMO CHE AVANZA – La Brexit non ha messo in ginocchio la Gran Bretagna. Anzi. Per Chris Iggo, chief investment officer di Axa Investment Managers, “la Gran Bretagna è in ottima forma, almeno in base ai risultati ottenuti ai Giochi Olimpici. Ma anche l’economia non sembra poi messa così male. Le condizioni finanziarie appaiono alquanto favorevoli e i pochi dati che sono stati pubblicati dopo il referendum sulla Brexit sono sorprendentemente al rialzo”.

 
I RENDIMENTI DEI BOND POTREBBERO TORNARE A CRESCERE. Per Iggo, “la flessione del tasso di cambio in genere è un fattore positivo per l’economia britannica. Se contribuirà al rafforzamento della crescita nel breve termine e il nuovo Cancelliere partirà col piede giusto allentando la politica fiscale, i rendimenti obbligazionari potrebbero tornare a salire quanto prima. Secondo il chief investment officer infatti,” potremmo assistere a un allentamento della politica fiscale nel Regno Unito che potrebbe bloccare la discesa dei rendimenti intorno ai livelli attuali. I fattori tecnici continuano ad essere molto favorevoli nel mercato obbligazionario, ma le valutazioni sono imprevedibili. Se la politica cambierà anche solo di poco, potremmo finalmente assistere a un’inversione di tendenza nel prolungato calo dei tassi d’interesse”. L’esponente di Axa Im osserva poi che “in altri segmenti del mercato obbligazionario si possono ottenere rendimenti potenzialmente più alti aumentando il rischio. Mentre i mercati high yield presentano valutazioni ottimali, i segmenti a più basso rating B e CCC offrono rendimenti scioccanti, circa il 13% negli Stati Uniti e in Europa per le obbligazioni CCC. Ma attenzione, si tratta di strumenti rischiosi. Il tasso di insolvenza previsto è molto più alto rispetto al resto del mercato high yield”.
 

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