Marzotto Sim, i mercati non apprezzano i titoli portoghesi

TITOLI CON IL RENDIMENTO PIU’ ALTO – I titoli di Stato portoghesi sono i governativi dell’area euro con il maggiore rendimento a fare parte del programma acquisti della Bce, fa sapere una nota di Marzotto Sim. Il rating Investment Grade assegnato da DBRS allo Stato, ovvero BBBL stabile, conferisce a questi sovrani la caratteristica imprescindibile per partecipare al programma di acquisto titoli di stato di 80 miliardi di euro mensili in atto fino a marzo 2017 (salvo prolungamenti), attualmente in discussione, ampiamente auspicati dai mercati. Ricordiamo che nella scorsa settimana l’agenzia S&P rating ha confermato il grado BB+ con outlook stabile, scongiurando di fatto la paura di un downgrade che avrebbe potuto innescare un “panic selling” e, soprattutto, avrebbe potuto influire sull’importante revisione di DBRS prefissata al 21/10/2016. Nonostante la confortante notizia i mercati non sembrano apprezzare la carta portoghese, difatti nonostante i rimbalzi delle ultime sedute di tutti i governativi euro il decennale lusitano ha giovato solo in parte del movimento rialzista innescatosi da inizio settimana. Riteniamo che, in assenza di notizie negative (in particolare se DBRS dovesse confermare il suo rating), il rendimento del decennale lusitano dovrebbe assestarsi all’incirca al 3% considerando gli spread con gli altri Paesi dell’area euro.

IL PORTOGALLO NON SEMBRA AVVANTAGGIARSI DEL QE – Confrontando invece la curva portoghese con altri titoli di Stato in euro con rating non investment grade, notiamo che il Portogallo non sembra essersi avvantaggiato dal QE. Ci sembra abbastanza singolare che i titoli di Stato portoghesi rendano meno della Croazia e abbiano un rendimento molto simile a quello di Cipro e Macedonia. Infine, anche confrontando i titoli di Stato portoghesi con emissioni corporate BB notiamo che il Portogallo rende in media di più, nonostante la partecipazione al QE e il fatto che le sue emissioni sono 0% riskweight secondo Basilea III e Solvency II. La “priceaction” di queste settimane non va sottovalutata e la decisione di DBRS pesa come una sorta di “spada di Damocle” sui titoli portoghesi. Ciononostante, gli attuali livelli di rendimento sono, relativamente sia ad altri titoli di stato europei, sia alle emissioni “corporate” con rating “doppia B”, gia’ allineati con la potenziale notizia del downgrade. Di conseguenza, a meno di ulteriori notizie clamorosamente negative (di cui oggi non abbiamo alcuna contezza), riteniamo che gli effetti negativi di un possibile downgrade di DBRS potrebbero essere assai inferiori rispetto a quelli positivi di un mantenimento della “tripla B”.

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