Etf Securities, cosa c’è dietro al crollo della sterlina

IL FAT FINGER – Nel trading di questa notte in Asia, la sterlina è scesa del 6% in due minuti contro il dollaro statunitense per raggiungere un nuovo ribasso trentennale (31anni per la precisione) fino a 1,1841 prima di rimbalzare a 1,23 livello (attualmente il cable è a 1.243). Il movimento in sé probabilmente potrebbe essere nato da un “fat-finger” ovvero un errore o un segnale di trading algoritmico, spiega Massimo Siano, head of Southern Europe per Etf Securities. Tuttavia è sintomatico di una più ampia confluenza di fattori ribassisti che hanno pesato sulla valuta la scorsa settimana, contribuendo alla sua caduta media del 3,6% contro il USD e EUR. Sottolinerei alcuni fattori assolutamente in linea con la mia opinione “bearish” sulla sterlina:
· I discorsi di Theresa May (domenica scorsa) sui lavoratori non britannici.
· Le dichiarazioni in risposta di Francois Hollande (ieri sera) che hanno sia causato mercati a scontare uno scenario Brexit “duro” per cui il Regno Unito viene espulso dal mercato unico.

FUGA DALLA GB – Il mercato non vede di buon occhio il Brexit e scappa via dalla Gran Bretagna, spiega Siano. Ribadiamo il concetto. Il Brexit danneggia il commercio del Regno Unito con il suo più grande mercato internazionale e rimette a rischio la sua leadership europea nell’industria finanziaria (la più importante in UK) . Senza un piano B siamo preoccupati sulla crescita economica e produttività in Gran Bretagna e pensiamo che la sterlina continui a rimanere debole o indebolirsi ancor di più nei prossimi mesi. Tecnicamente EUR/GBP ha toccata il suo livello più alto (0.94) la scorsa notte e in questo momento si attesta sul preoccupante livello di 0.898. Il trend è chiaramente rialzista ed i punti da tenere conto sono: 0.8702 – stop loss 0.9150 –take profit 0.9412- take profi.

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