“Ovviamente non sto dicendo di riempire i portafogli di titoli speculativi perchè potrebbe sempre accadere qualcosa in grado di spaventare la moltitudine e interrompere il flusso, ma se non dovesse succedere alcunché di eclatante, questo movimento potrebbe assumere le caratteristiche di un fiume che si gonfia sempre più, inondato dai molti affluenti che si riversano in esso formando la cosiddetta ‘piena’”.
“Esattamente quello che accadde in Cina, seppur sotto forma di fenomeno puramente locale, prima dell’estate 2015, quando fu conferita anche ai risparmiatori privati la possibilità di comprare azioni. Cosa fare quindi? Il mio consiglio”, conclude De Michelis, “è di rimanere investiti e lasciarsi portare dalla corrente prestando però molta attenzione perchè se la velocità dovesse aumentare occorre iniziare a valutare come uscirne per tempo, per non cadere nella cascata finale”.