Consultinvest: utili USA, un trimestre di pausa prima del rilancio?

MOMENTUM POSITIVO IN CALO – Nonostante i diversi record messi a segno dal mercato azionario USA nelle ultime settimane il momentum positivo del mercato azionario è andato calando, spiega una nota di Consultinvest. In effetti anche da qualche settimana le stime degli analisti sugli utili del III trimestre 2017 e gli stessi dati riportati dalle aziende (che per ora solo un 20% del totale, ma che con la settimana del 23 ottobre saliranno al 58%), hanno registrato incrementi positivi, ma in calo rispetto al II trimestre, interrompendo un percorso di crescita sequenziale iniziato lo scorso anno. Dai numeri pubblicati la scorsa settimana sembra infatti che la dinamica degli utili per azione (EPS) sia entrata in una fase di temporanea flessione. In particolare i numeri riportati dalle banche, pur avendo battuto le stime, e del settore industriale (in particolare dalla General Electric) hanno contribuito a frenare la crescita degli EPS complessivi visti finora. Questi sono passati da una stima che ad agosto li vedeva sopra la +5% a/a (anno su anno) ad un valore che oggi pone sotto il 2% gli EPS blended, ossia la composizione degli EPS di chi ha riportato con le attuali stime degli analisti per le società che non hanno ancora riportato.

SETTORI SU E GIU’ – In questo trimestre infatti ben 5 settori hanno mostrato una crescita negativa rispetto allo stesso periodo del 2016, guidati dai finanziari (-10%), dalle utilities (-5%) e dagli industriali (-3,3%), mentre ci sono 6 settori con performance positive guidate da energia (+120% – ma in un troppo facile confronto rispetto all’annus horribilis del 2016), info tech (+9%) e immobiliare (+6%). Al contrario l’andamento dei ricavi rimane positivo e in leggera crescita con un tasso al di sopra del +5% che si posiziona su livelli leggermente migliori rispetto a quanto visto nei trimestri appena trascorsi. Il sospetto è allora che la dinamica degli EPS del III trimestre 2017 possa vedere una pausa prima di sperimentare una solida ripresa. Così almeno si aspettano gli analisti (anche sulla base di indicazioni aziendali positive) che proiettano EPS in crescita a tassi da doppia cifra già a partire dal IV trimestre 2017 (sopra il 10% e in grado di far segnare al 2017 un complessivo +9%) per poi rimanere tali anche nei due trimestri successivi e con anche i ricavi in progressione positiva sopra al 5%. Questa ripresa nelle aspettative pare essere giustificata dal fatto che ci si aspetta un buon dato di GDP USA per il IV trimestre, dal fatto che il dollaro si è ulteriormente indebolito durante l’estate ma anche e soprattutto in ottica 2018 che si confida in una accelerazione nella riforma fiscale e in una FED che non dovrebbe spingere molto al rialzo i tassi d’interesse reali. Riforma fiscale che ha visto crescere le probabilità di successo negli ultimi giorni con una spinta che per l prima volta vede Trump e partito repubblicano essere più allineati. Tale riforma è infatti uno dei temi meno politicamente controversi, soprattutto per quanto potrebbe riguardare il nuovo codice fiscale per le aziende USA dove are possibile arrivare ad una sensibile riduzione dei carichi fiscali e al possibile rimpatrio degli utili detenuti all’estero che rientrando risulterebbero molto adatti ad aumentare i buyback societari e quindi anche la misura degli EPS.

 

 

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