Rispetto al 2016 – anno che risentì in pieno, con un picco di sfiduciati, dell’effetto della risoluzione delle quattro banche avvenuta a novembre 2015 – si riduce la percentuale dei pessimisti e cresce quella dei soddisfatti delle regole e dei controlli attuali (“efficaci” secondo il 34%, dal predente 26%). Peggiora tuttavia la percezione della bontà della tutela del risparmio da parte dei detentori di azioni rispetto allo scorso anno (54% contro 50%), mentre diventa maggioritaria la percezione di una tutela efficace per i fondi comuni.
Si riduce ma resta maggioritaria la quota degli italiani pessimisti sulla tutela del risparmio nei prossimi 5 anni (52% contro 67% nel 2016) ma questo non avviene a scapito degli ottimisti che mantengono la stessa quota percentuale da un anno all’altro (19%).