State Street: fondi monetari nel cuore degli investitori istituzionali

LA RICERCA – Quasi tre quarti (74%) degli investitori istituzionali hanno in programma di incrementare il proprio utilizzo dei fondi monetari (Money Market Funds, “MMFs”), oltre ai depositi bancari. Lo rivela l’ultima ricerca di State Street Corporation, secondo cui la decisione è conseguenza diretta della nuova regolamentazione, tanto che Basilea III porterà all’eliminazione dei depositi non performanti dai bilanci di molte banche. Il principale driver di questo trend è la convinzione espressa dal 43% degli investitori istituzionali che quest’anno i tassi dei depositi bancari a termine diminuiranno ulteriormente, rendendo più interessanti le soluzioni alternative per detenere cash – come ad esempio i fondi monetari, che hanno il potenziale di offrire maggiori rendimenti. Il 43% degli investitori istituzionali intervistati si aspetta inoltre un maggior focus sulla segmentazione cash da parte degli investitori, in un arco di tempo da oggi al 2021, in contrapposizione al 4% che ritiene il contrario.

I NUOVI STANDARD – Oltre a Basilea III, nuove norme, come ad esempio la riforma dei fondi monetari dell’Unione europea (“European Union MMF Reform”), che entrerà in vigore il 21 luglio 2018 per i nuovi fondi e il 21 gennaio 2019 per la conversione di quelli già esistenti (applicabile a 1.000 miliardi di asset), definiscono i nuovi standard per la liquidità e la qualità del credito. Secondo la ricerca, il 45% degli intervistati stima che gli investitori attueranno una revisione approfondita del proprio utilizzo dei fondi monetari, come conseguenza diretta della Riforma stessa. Inoltre, più della metà di coloro che hanno preso parte alla ricerca (54%) afferma che la nuova regolamentazione indurrà un numero crescente di asset owner europei a modificare le proprie policy di investimento per poter investire nei fondi monetari con NAV (net asset value) variabili. Peter McHugh, responsabile di Fund Connect, Emea e Apac di ‎State Street, ha affermato: “Le nuove norme europee per i fondi monetari apportano maggiore trasparenza per il settore e la nostra ricerca considera questo fattore come un’occasione per i cash manager di rivedere il modo in cui utilizzano quest’asset class nei loro portafogli di investimento”. Gunjan Chauhan, responsabile Emea Cash Business, Global Cash di State Street Global Advisors, ha dichiarato: “Per tanto tempo i fondi monetari sono stati una delle soluzioni più utilizzate dagli investitori alla ricerca di soluzioni di liquidità a breve termine. Attraverso un’azione costante di impegno e supporto, faremo il possibile per minimizzare l’impatto sui nostri investitori di queste riforme, il cui obiettivo è quello di migliorare la stabilità, continuando a porre enfasi sulla liquidità e sulla preservazione dei principi. In qualità di operatore Global cash, avendo già assistito alle riforme dei fondi monetari statunitensi, siamo ben posizionati per accompagnare gli investitori anche durante la riforma dei fondi monetari europei”.

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