Investimenti, preparatevi all’inflazione giapponese

Sono diversi i temi sul banco dell’economia giapponese, un contesto che ha visto una vera e propria rivoluzione di scenario a partire dalle ambizioni dichiarate delle cosiddette Abenomics, scelte che dal 2013 hanno di fatto messo il turbo al pil del Sol Levante. Quali sono le prospettive per il prossimo futuro, specie in ottica di investimento? Ne abbiamo discusso con Mitsuhiro Yuasa, Portfolio Manager “Sturdza Strategic Japan Opportunities” per EI Sturdza Investment Funds.

Perchè il Giappone può essere un buon investimento? Cosa ne pensa delle politiche espansive della BoJ?
Il Giappone al momento si trova ad affrontare un serio problema di carenza di manodopera, tanto che le aziende hanno iniziato ad aumentare gli stipendi al fine di trattenere i propri dipendenti. Questo rappresenta un punto di svolta per il settore privato del Paese. Nonostante una redditività mai così elevata, infatti, dal 2008, ovvero dallo shock Lehman, le società nipponiche non hanno mai apportato correzioni drammatiche al livello salariale. Tale correzione si rende però ora necessaria, dato un tasso di disoccupazione stabile al suo minimo storico del 2,5% e un tasso di offerta su domanda al massimo storico di 1,59 volte.
Considerata la mancanza in Giappone di una politica di immigrazione positiva, l’immobilismo salariale ha contribuito a contrastare gli sforzi di legislatori e governo di creare inflazione. Le nuove condizioni ci suggeriscono, tuttavia, che l’uscita è vicina. Crediamo che l’inflazione sarà un tema importante per il mercato giapponese nel 2019 e per sfruttarla è necessario assumere posizioni già da ora all’interno dell’azionario nipponico.

Quali sono le correlazioni che legano il mercato giapponese ad altre asset class? Parliamo delle valute per esempio
Ci aspettiamo che il dollaro si rafforzi nei confronti dello Yen. L’economia statunitense godrà infatti di un ottimo stato di forma ancora per un po’ e, di conseguenza, la Federal Reserve procederà nel rialzo dei tassi come anticipato. Al contrario, la Bank of Japan non dovrebbe modificare la propria politica sui tassi, così da preservare le attuali condizioni economiche.

Come consiglia di utilizzare El Sturdza Strategic Japan Opportunities in una prospettiva di asset allocation? 
Noi cerchiamo società con ampi margini di crescita operative in Giappone. Perciò siamo in grado di offrire ottime opportunità agli investitori che cercano un’esposizione verso aziende con un margine relativamente alto di espansione bottom line che dovrebbero beneficiare della transizione da un contesto deflativo ad uno inflativo.

Uno dei temi principali del 2018 è il ritorno della volatilità. Come si relaziona questa tematica con il mercato giapponese? Quali potrebbero essere ulteriori elementi di riflessione per l’anno in corso?
La volatilità non è ottimale per nessun titolo, soprattutto se si considera l’area delle small cap.
Crediamo che il miglioramento della produttività rimanga un elemento chiave per le società giapponesi. Il Paese ha bisogno di forza lavoro, di un aumento dei capitali e di maggiore produttività per poter espandere il proprio prodotto interno lordo. Il primo di questi fattori ha rappresentato un problema per molti anni, ma non c’è soluzione se non un adeguamento delle vigenti politiche sull’immigrazione. Progressi sono già in corso sul fronte degli investimenti, ma lo snodo più importante, e più gestibile, è il terzo e ultimo elemento. Per questo motivo scegliamo di investire in società che hanno deciso di lavora sulla propria produttività o che permettono di migliorare quella di terzi grazie ai loro servizi, prodotti o competenze.

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