Candriam, sostenibili per vocazione

Candriam Investors Group, specialista internazionale del risparmio gestito, ha recentemente ottenuto dai Principi per l’investimento responsabile delle Nazioni Unite per il quarto anno consecutivo il punteggio massimo di A+ per il suo approccio Sri. Un’affermazione che abbiamo deciso di utilizzare come spunto per discutere delle prospettive degli investimenti sostenibili con Matthieu David (nella foto), Head of Italian Branch di Candriam.

Il mondo Esg sta acquisendo un’importanza crescente all’interno del risparmio gestito. Quanto di questo approccio è una necessità etica e quanto invece può effettivamente essere anche di sostegno all’asset allocation, sia per il gestore che per l’investitore?

Tutto parte dal rispetto dei 17 obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu, si va da quello di sconfiggere la povertà a istruzione di qualità. Nel passato il mercato subiva la falsa credenza che investire sostenibile costasse di più rispetto a un investimento tradizionale in termini di opportunità; in realtà numerosi studi accademici e dati degli stessi gestori gestori hanno mostrato che facendo questo tipo di scelte i rendimenti sono competitivi almeno quanto un approccio classico, con l’aggiunta che un apporto che segue i principi sri fornisce un beneficio in tema di volatilità (minori costi di finanziamento sul mercato, minori rischi reputazione ecc..). Infine la sostenibilità è un vantaggio anche in un’ottica di investimento di lungo termine.

Avete ottenuto nuovamente il punteggio massimo Sri da parte Principi per l’Investimento Responsabile delle Nazioni Unite. Come avete costruito questa importante affermazione nel corso degli anni?
Dal 2006, ovvero da quanto abbiamo sottoscritto questi principici. Siamo stati tra i primi firmatari e il nostro stesso nome è acronimo di “responsabilità”. Negli anni abbiamo rafforzato il processo gestionale, formando inoltre la squadra di analisti Sri più importante in Europa. Tutto ciò ci ha portato a superare il 30% degli attivi in gestione di questa tipologia. A questo aggiungiamo iniziative collaborative con altri asset managers o stakeholder promuovere economie sostenibili.

Come si declina il tema Esg all’interno della vostra proposta commerciale? Quali sono eventuali possibili sviluppi futuri in tal senso?
Ci presentiamo con una nostra visione del mondo e inquadriamo le opportunità per gli investitori attraverso i mega trend. Attualmente ne abbiamo individuati quattro e uno di questi è quello dei cambiamenti climatici e sociali, quindi legato al mondo Sri. Abbiamo razionalizzato la nostra gamma di offerta e un anno fa abbiamo inaugurato una sicav dedicata alle strategie Sri (Candriam sri) che rende molto leggibile la nostra proposta. Proponiamo una gamma di soluzione molta completa su tutte le asset class (bilanziati, azionari, obbligazionari), con quindi la possibilità di creare portafogli diversificati. Seguendo questa scia abbiamo lanciato un anno e mezzo fa la Candriam Academy che si fonda cultura della finanza sostenibile, con un percorso accreditato Efpa. Infine abbiamo anche un istituto per lo sviluppo sostenibile che si impegna a sostenere università attraverso tutto il mondo per delle ricerche sul tema; il 10% delle commissioni di gestione saranno allocate verso questa realtà.

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