Asset allocation: in bond high yield we trust

L’elevata volatilità dei mercati obbligazionari negli ultimi giorni di maggio ha riportato alla realtà. I mercati si sono risvegliati dopo un lungo periodo di tranquillità, principalmente a causa del ritorno dei disordini politici in Europa, dove il premio per il rischio resta difficile da valutare. Per esempio il tasso italiano a due anni è passato in pochi giorni da -0,20% a +2%. In tale contesto, un approccio attivo e flessibile può permette di adeguarsi con rapidità ai cambiamenti nelle condizioni di mercato. Parla Guillaume Rigeade (nella foto), gestore del fondo Edmond de Rothschild Fund Bond Allocation.

Di colpo l’ultimo periodo è stato di grande turbolenza per i mercati e il sentiment degli investitori. A cosa bisognerà fare attenzione nei prossimi mesi?
Nel secondo semestre molteplici rischi dovranno essere oggetto di monitoraggio: gli sviluppi politici futuri in Italia e in Spagna, la retorica protezionistica e le sue conseguenze sull’altra sponda dell’Atlantico, la minaccia di una guerra commerciale, il ritmo dell’inasprimento delle politiche monetarie promosso dalle banche centrali, il livello di inflazione, il prezzo del barile di petrolio e il rallentamento apparente della crescita economica.

La volatilità in Italia ora è molto pronunciata. Cosa ne pensa? Il prolungamento del periodo di incertezza politica in Italia, a cui si aggiunge la situazione politica in Spagna, dovrebbe continuare a creare volatilità che tuttavia costituisce una fonte di opportunità. Di conseguenza, manteniamo la liquidità per disporre dei margini di manovra al fine di effettuare nuovi investimenti. I Paesi periferici della zona euro, come il Portogallo, la Grecia o Cipro, restano interessanti, ma è necessario essere particolarmente selettivi.

Come giudica il fronte del reddito fisso ai fini di un portafoglio?
Al di là del debito periferico europeo, il debito high yield e in particolare il debito finanziario restano una delle nostre convinzioni più forti, malgrado la performance non positiva di maggio. La volatilità del mercato del debito sovrano si è interamente
traslata sul debito finanziario, mentre per il debito high yield non è stato così. Su quest’ultimo segmento manteniamo la nostra convinzione a lungo termine. Al fine di ottenere un portafoglio diversificato, investiamo inoltre in segmenti quali il debito dei mercati emergenti, le obbligazioni indicizzate all’inflazione e il credito investment grade americano.

Uno dei punti di forza della vostra gestione è la flessibilità dell’esposizione ai tassi di interesse. Ce la spiega?
Sì, in particolare per far fronte ai movimenti dei tassi. Il fondo è flessibile anche in termini di allocazione, in quanto dispone di ampi limiti di investimento su diversi segmenti obbligazionari. Ponendo al centro tutte le competenze della gestione obbligazionaria di Edmond de Rothschild Asset Management, il fondo EdR Fund Bond Allocation offre pertanto agli investitori una risposta agli interrogativi sulle turbolenze nei mercati obbligazionari.

Quanto gestisce il comparto?
Il fondo EdR Fund Bond Allocation gestisce ormai oltre 2,5 miliardi di euro con una base di investitori diversificata e internazionale. Abbiamo conquistato la loro fiducia grazie alla regolarità delle nostre performance passate, in quanto dalla data del cambiamento del team di gestione, il 14 febbraio 2013, il fondo vanta una performance annualizzata del +3,9% (al 31 maggio 2018, n.d.r). Prestiamo particolare attenzione alla volatilità: su 1 anno è dell’1,6% e su 3 anni del 3,8%. Da oltre 5 anni, il fondo EdR Fund Bond Allocation offre una performance costante, ricercata dagli investitori obbligazionari e al contempo monitora il livello di volatilità per fornire una base su cui costruire un portafoglio diversificato.

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