Anima, un semestre a due facce

Il gruppo Anima ha pubblicato i dati di bilancio sul primo semestre dell’anno. La raccolta netta del gruppo è stata negativa per circa 0,4 miliardi di euro; il dato è stato influenzato dai disinvestimenti di un unico soggetto istituzionale. Al netto di questa operazione, la raccolta nel periodo è stata positiva per circa 800 milioni di euro. Il totale delle masse gestite a fine semestre è pari a circa 92,6 miliardi di euro, in diminuzione del 2% rispetto ai 94,4 miliardi di euro a fine dicembre 2017.

Le commissioni nette di gestione hanno raggiunto i 139,7 milioni di euro (+35% rispetto ai 103,6 milioni di euro del primo semestre 2017). Nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio le commissioni di incentivo sono state pari a 18milioni di euro (3,7 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente). Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali si sono attestati a 169,5 milioni di euro (in aumento del 42% sui 119,3 milioni di euro del primo semestre 2017). L’utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi e ricavi straordinari e degli ammortamenti di intangibili a vita definita relativi alla c.d. “purchase price allocation”) è stato 86,5 milioni di euro nel 8 (+44% su base annua).

“I risultati del primo semestre confermano la nostra elevata focalizzazione su generazione di cassa e redditività, pur in un contesto di elevata volatilità e accresciuta incertezza del quadro macro-economico che hanno, negli ultimi mesi, condizionato le dinamiche commerciali nostre come del resto dell’industria. Guardando al secondo semestre, siamo fiduciosi di poter continuare nel percorso di crescita organica e ci aspettiamo dati di raccolta netta positivi ed in miglioramento rispetto al primo semestre anche alla luce degli accordi stipulati negli ultimi mesi e, quindi, non ancora a pieno regime” ha commentato Marco Carreri, amministratore delegato di Anima Holding.

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