Eurizon tiene duro e punta alla crescita

E’ una Eurizon in buona forma quella che ha approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2018. La società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella gestione di prodotti e servizi per la clientela retail e istituzionale, conferma infatti con i dati di bilancio la validità della strategia di sviluppo e la solidità dei risultati societari, anche in un contesto caratterizzato da difficoltà e incertezze sui mercati finanziari.

Il valore del patrimonio gestito al 30 giugno 2018 è pari a 311 miliardi di euro, in aumento del 4% rispetto a giugno 2017. L’utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) è pari a 237 milioni di euro (-1,9% rispetto al 1° semestre 2017). Escludendo il contributo straordinario derivante dalla cessione di Allfunds Bank (che ha impattato sull’utile del 1° semestre 2017 per 25,3 milioni di euro) 1, il risultato netto a oggi presenta una crescita del 9,4%. Il margine da commissioni raggiunge i 360 milioni, in crescita del 12% sullo stesso periodo dell’anno precedente. Il cost/income ratio si attesta al 21%, confermando gli eccezionali livelli di efficienza operativa della società. La raccolta netta sul semestre è pari a 3,6 miliardi di euro. Il contributo maggiore proviene dai fondi aperti su cui Eurizon si posiziona al primo posto in Italia con flussi netti per oltre 4,3 miliardi secondo i dati Assogestioni2 . Da evidenziare in particolare i fondi flessibili su cui continua ad accentrarsi la quota maggiore della raccolta della società (+ 5 miliardi nel semestre) . Nel corso del secondo trimestre i dati si mantengono positivi per circa 300 milioni, nonostante i deflussi degli ultimi mesi a causa dell’incertezza emersa su quasi tutte le asset class seppure con intensità e timing differenti. In particolare, anche negli ultimi tre mesi sono stati i fondi flessibili ad apportare il contributo maggiore con 1,9 miliardi di afflussi netti, oltre il 70% della raccolta in Italia su questa categoria di fondi2 . Prosegue il trend di crescita dei fondi PIR che da inizio anno realizzano una raccolta di 570 milioni a fine giugno. Gli AUM arrivano così a 2,25 miliardi, a cui si aggiungono gli oltre 500 milioni su soluzioni per la clientela istituzionale.

Analizzando le società estere che rientrano nel perimetro di Eurizon, si evidenzia il buon andamento nel semestre della cinese Penghua (partecipata al 49%) che ha registrato una raccolta netta di 4,15 miliardi di euro. Il patrimonio della società di Shenzhen arriva a fine giugno a 80 miliardi di euro (+ 8,11% rispetto a giugno 2017), portando così il patrimonio complessivo di Eurizon a 391 miliardi. Dal 1 giugno, il polo dell’Est Europa (precedentemente sotto il controllo della lussemburghese Eurizon Capital S.A.) fa capo direttamente a Eurizon Capital SGR. Le tre strutture che rientrano nell’HUB, VUB AM (Slovacchia), CIB IFM (Ungheria) e PBZ Invest (Croazia) raggiungono complessivamente, a fine giugno, un patrimonio di 3,81 miliardi di euro e una raccolta da inizio anno di 105 milioni di euro. Questo trend positivo nella raccolta è frutto dell’intensa attività commerciale soprattutto sul segmento private ed evidenzia una maggior apertura verso soluzioni d’investimento estere da parte dei Paesi dell’area, tradizionalmente più orientati verso soluzioni d’investimento locali.

Nel semestre sono stati lanciati 36 nuovi prodotti: 33 fondi di diritto italiano e 3 comparti lussemburghesi. E’ stata ampliata l’offerta dedicata alla Divisione Banca dei Territori con soluzioni di investimento flessibili o volte alla protezione del capitale. Allo stesso tempo sono stati creati nuovi prodotti multi-strategia e multiasset per il Private Banking e nuove soluzioni di investimento per la clientela istituzionale e wholesale. Nell’ambito della collaborazione avviata nel periodo con Poste Italiane, il fondo flessibile BancoPosta Orizzonte Reddito, in delega di gestione a Eurizon, ha raccolto 200 milioni di euro, da aprile a fine giugno. Sul fronte della corporate governance, nel primo semestre del 2018 Eurizon ha preso parte a 82 assemblee degli azionisti di selezionate società con azioni quotate sulla Borsa Italiana (66%) e sui mercati internazionali (34%). Inoltre, nello stesso periodo, la SGR ha condotto circa 270 engagement con le società emittenti, di cui quasi il 10% esclusivamente dedicati a tematiche ESG.

“I risultati conseguiti nel semestre confermano la solidità della nostra realtà – afferma Tommaso Corcos (nella foto), Amministratore Delegato di Eurizon – nonostante le incertezze e le difficoltà sui mercati finanziari abbiano impattato significativamente sul settore dell’asset management. L’impegno della società verso il raggiungimento di importanti obiettivi di crescita – aggiunge Corcos – si conferma elevato sia in Italia sia all’estero. Stiamo aprendo nuove strutture commerciali in Europa. Oltre alla branch di Parigi, operativa dal 2015, è stata recentemente avviata una nuova struttura commerciale a Zurigo e potenziata la branch di Francoforte. Stiamo puntando a rafforzare la presenza sul territorio per essere più vicini nel dialogo con i nostri clienti, soprattutto nelle aree che consideriamo chiave per il nostro business”.

 

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