Pir, un flop per le pmi

Ottimo successo di raccolta per i Piani individuali di risparmio (Pir), ma poca spinta per le piccole e medie imprese non quotate che dovevano essere le prime beneficiarie di questi nuovi strumenti. Ieri Il Sole 24 Ore ha spiegato che i 70 Pir per asset totali pari a 19 miliardi di euro, non hanno prodotto grandi risultati sul fronte del finanziamento delle pmi come dimostra anche il segno meno pari a circa il 2% registrato dall’indice borsistico Ftse Italia Pir Pmi All Index da inizio anno ad oggi.

Si ipotizza che quasi 4 miliardi dei Pir siano confluiti sì su small e mid cap italiane, presenti soprattutto sul listino Aim, ma gran parte di questo flusso è arrivato attraverso acquisti sul mercato secondario, cioè su azioni già quotate, innescando così lievitazioni di prezzi a dismisura. Secondo Anna Gervasoni, direttore generale di Aifi, “neanche un euro dei Pir è finito nelle casse di imprese non quotate attraverso strumenti di private equity, private debt e venture capital”.

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