Generali: borsa in stand by, ma analisti fiduciosi sul piano

Generali, in base al nuovo business plan 2019-2021, punta a raddoppiare l’utile netto globale al 2021 dell’asset management a oltre 400 milioni di euro con un margine operativo che dovrebbe portarsi al 47%. La compagnia avrà poi a disposizione nelle tempistiche del piano oltre 10 miliardi di liquidità, di cui 3-4 miliardi da destinare alla crescita (sia interna sia per acquisizioni) e fino a cinque miliardi di euro per i dividendi.

L’istituto triestino, secondo quanto dichiarato dal management, “non ha fretta di fare acquisizioni, ma se non dovesse trovare buone occasioni per un M&A potrebbe valutare un buyback“. Per quanto riguarda eventuali acquisizioni, comunque, l’Europa resta in pole position. In attesa poi di capire quali saranno i nuovi equilibri nell’assetto societario, il gruppo assicurativo triestino è però costretto a fare i conti con le ripercussioni negative dell’innalzamento dello spread tra titoli decennali italiani e tedeschi.

Ma come ha preso il mercato questo piano? 

Dal punto di vista tecnico il titolo non è stato in grado (almeno per ora) di oltrepassare la resistenza statica posta a 14,60 euro, accusando poi di conseguenza una correzione (benchè contenuta) che sta riportato i corsi a ridosso del supporto statico posto a quota 14 euro. Un sostegno la cui tenuta si profila cruciale, pena un possibile ritracciamento verso 13,60.

Per quanto riguarda gli analisti, Banca Akros ha sottolineato al Reuters come i target finanziari siano migliori delle attese, in particolare quello sull’utile per azione, e ritiene che l’obiettivo di riduzione dei costi sia a basso rischio di esecuzione. Per Banca Imi il titolo vale un add con obiettivo di 16,80 euro, per Jefferies è buy con fair value di 18 euro mentre per Equita è hold con target di 17 euro.

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