Mercati, turbolenze in vista per il 2019

All’orizzonte si vede un 2019 turbolento, ma a due facce. Da un lato la crescita economica si rivelerà superiore al tasso tendenziale nelle economie sviluppate e più solida nei paesi emergenti. Dall’altro, invece, il quadro economico positivo verrà offuscato dai timori per l’imminente conclusione della fase di prolungato rialzo dei mercati, tra aumento dei tassi di interesse, guerre commerciali, il potenziale surriscaldamento dell’economia statunitense e le preoccupazioni sulla Brexit. Sono le previsioni di Robeco, società di asset management internazionale con sede a Rotterdam, in Olanda. Robeco ha colto l’occasione della presentazione del suo outlook sul 2019 per inaugurare di fronte alla stampa i nuovi uffici. “Robeco continua a credere fortemente nel mercato del risparmio gestito italiano”, commenta Marcello Matranga, Responsabile Italia di Robeco,  “Dal lancio della branch, 3 anni fa, il team si è ampliato notevolmente e abbiamo voluto rafforzare il nostro percorso di penetrazione nel mercato italiano stabilendoci definitivamente nei nuovi uffici milanesi in Corso Venezia a Milano”.

Le tensioni commerciali tra Usa e Cina

Tra le fonti di preoccupazione dei mercati, c’è il conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina. Per Robeco, sono verosimilmente destinate a continuare, ma senza ulteriori inasprimenti significativi.

L’Europa stretta fra Brexit e rischio Italia

In Europa, invece, è probabile che la crescita rifletta quella del 2018, confermandosi superiore al tasso tendenziale. Un importante fattore di rischio negativo diventerà storia passata dopo il 29 marzo 2019, data in cui il Regno Unito uscirà dall’Unione europea. È lecito prevedere un accordo di transizione, a garanzia di cambiamenti minimi. Mentre sul fronte italiano, fortunatamente il governo ha raggiunto un compromesso con la Commissione Europea sugli sviluppi relativi al bilancio. Il mercato si concentrerà ora sul potenziale di crescita dell’Italia.

La situazione nei mercati emergenti

Il differenziale di crescita tra Paesi Emergenti e Sviluppati inizierà lentamente ad ampliarsi, aprendo la porta agli investitori più propensi al rischio con l’obiettivo di rendimenti più elevati. Grazie alla crescita sostenuta della Cina e delle economie sviluppate, il 2019 sarà un anno piuttosto positivo per i Mercati Emergenti.

Tendenze e strategie di investimento

Al momento, l’azionario raccoglie maggiori consensi rispetto all’obbligazionario. Ma è sempre bene prepararsi a tempi difficili. Chi investe dovrebbe orientarsi verso soluzioni azionarie più difensive, tra cui titoli di alta qualità, value e a basso rischio. Le attuali condizioni siano già abbastanza impegnative con spread compressi, diffuse sopravvalutazioni delle principali asset class e bassa volatilità. “Per gli investitori di lungo termine ha senso anticipare questi cambiamenti”, spiega Léone Cornelissen, Chief Economist di Robeco (nella foto), “optare per un portafoglio più difensivo è spesso una soluzione di base, ma nell’attuale contesto economico ci sono rischi associati a decisioni troppo brusche e repentine. Pertanto, gli investitori non dovrebbero dimenticare che la pazienza è una virtù anche in questo ambito, poiché crediamo che ci siano ancora delle opportunità di raccogliere premi di rischio nelle principali asset class”.

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