Consulenti, vademecum per decorrelare strutturalmente il portafoglio

Quali sono i fattori gestionali che consentono di promuovere una decorrelazione strutturale del portafoglio? A questa domanda prova a dare risposta l’analisi Emmanuel Terraz, Deputy Head of Alternative Strategies di Candriam. Vediamola di seguito.

Su un lasso di tempo limitato, è necessario limitare la dipendenza del portafoglio alle oscillazioni significative e localizzate nel tempo. Un portafoglio che mira a limitare (o annullare) la sua esposizione netta in valore nominale è particolarmente efficace in questo tipo di scenario. In effetti, in circostanze del genere, tutti gli asset tendono a correlarsi tra loro. Pertanto, un approccio efficace consiste nel proteggere il portafoglio ricorrendo a esposizioni short equivalenti in valore nominale alle posizioni long. I movimenti delle due quote diventano simili per via della correlazione sottostante e l’impatto sul portafoglio resta molto limitato. L’analisi degli stress test rappresenta un metodo efficace per verificare la dipendenza del portafoglio così configurato rispetto a questi shock violenti.

Su un periodo più ampio, l’obiettivo è limitare la dipendenza alle oscillazioni a lungo termine del mercato sottostante. Per raggiungere tale obiettivo, una semplice copertura in delta non è sufficiente. Su un orizzonte di tempo più esteso, le differenze di sensibilità tra le azioni rispetto ai rispettivi mercati vengono fuori. In termini di beta, vale a dire la misurazione della sensibilità di ciascun titolo rispetto al suo benchmark, è possibile determinare la sensibilità globale di un portafoglio. Pertanto, durante la configurazione delle posizioni del portafoglio, il gestore deve cercare di mantenere il beta molto basso in valori assoluti, al fine di limitare la sensibilità a lungo termine del portafoglio alle variazioni del suo universo di investimento.

La singolarità dell’approccio d’investimento contribuisce anch’essa alla differenziazione del portafoglio rispetto ai modelli convenzionali di gestione più comuni sul mercato. Per quanto ci riguarda, coniughiamo due approcci raramente combinati nel nostro settore. Inizialmente, adottiamo un approccio metodico e quantitativo per individuare le opportunità d’investimento.

Nella parte di liquidità, le posizioni idonee devono rispondere a determinati vincoli per evitare di incrementare i rischi del portafoglio. Nella nostra gestione quotidiana, osserviamo procedure e modelli quantitativi che ci consentono di individuare in modo preciso le opportunità da cogliere.

Applicando questi tre livelli di analisi ai nostri fondi, siamo in grado di proporre soluzioni d’investimento non correlate all’ambiente di mercato e alle rispettive evoluzioni a breve e lungo termine, aspetti indispensabili in uni scenario incerto.

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