Nuovi Pir col tetto: sarà di 15 milioni per Pmi

Ci siamo quasi per il decreto attuativo sui nuovi Piani individuali di risparmio (Pir). In base a quanto riporta Il Sole 24 Ore, l’ultima novità è un tetto di 15 milioni di euro al finanziamento della singola pmi. E, inoltre, agli operatori finanziari sarà richiesto di ottenere dall’impresa finanziata una dichiarazione che attesti il rispetto dei requisiti imposti dall’Unione europea. Le Pmi oggetto di finanziamento devono operare da meno di 7 anni dalla prima vendita commerciale (anche se è possibile investire anche oltre i 7 anni, rispettando il tetto di 15 milioni, se lo prevede il piano aziendale e la società resta una Pmi, anche se collegata a un’altra impresa). 

La disputa sui nuovi Pir

I nuovi Pir sono stati disegnati dall’ultima legge di bilancio e prevedono che questi strumenti investano il 3,5% in aziende quotate all’Aim e un altro 3,5% in quote o azioni di fondi di venture capital. Negli scorsi mesi ci sono state polemiche per l’introduzione di questi vincoli, alcuni operatori ritengono che la nuova normativa irrigidisca troppo e modifichi la filosofia originaria dei Pir. Inoltre, i tanti ritardi sul rilascio dei decreti attuativi hanno di fatto congelato l’industria del settore.

Sul tavolo possibili modifiche

Il decreto è ora al vaglio del ministero dello Sviluppo economico dopo avere ricevuto l’ok dal ministero dell’Economia. Ma ancora non si conoscono i tempi per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Sempre il Sole, mette in evidenza che nella bozza del decreto c’è scritto che il ministero dello Sviluppo economico, entro 6 mesi dalla pubblicazione del decreto, ne monitorerà gli effetti. E da lì valuterà se intervenire con nuovi strumenti normativi.

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