Merian, quando investire è una cosa preziosa

Il 19 marzo a Milano si svolgerà il “Global Markets Forum Milano” di Merian Global Investors. Un appuntamento di approfondimento che vedrà tra i relatori Chris Mahoneyassistant portfolio manager del fondo Merian Gold and Silver. Lo abbiamo intervistato in esclusiva per Bluerating.com.

Il 2019 ha messo in evidenza la fiducia degli investitori verso i metalli preziosi. Come valuta le prospettive per l’anno in corso di questa commodity?

L’apparente inversione di rotta dei trend di lunga data in diverse asset class (per esempio l’azionario) e le crescenti tensioni politiche hanno creato un contesto incerto per i mercati. Dato che l’oro tende a performare positivamente quando le politiche monetarie diventano più accomodanti, le condizioni attuali e la conseguente cautela dimostrata dagli investitori hanno visto l’intensificarsi dell’interesse verso l’oro nei primi mesi di quest’anno.

La volatilità che ha interessato i mercati alla fine del 2018, le preoccupazioni riguardo alla crescita globale e l’incertezza politica hanno fatto risvegliare l’interesse degli investitori verso oro e argento.

L’oro rappresenta un’opportunità asimmetrica a livello di rischio/rendimento. Il possibile aumento del prezzo dell’oro, in un contesto di disordine monetario, potrebbe essere di migliaia di dollari. Nel breve termine, mi aspetto che i tassi di interesse reali in dollari, il driver primario del prezzo dell’oro, oscilleranno attorno ai livelli attuali. Di conseguenza il prezzo dell’oro dovrebbe restare all’interno del range degli ultimi anni. Nel medio-lungo periodo, tuttavia, mi aspetto che i tassi di interesse reali caleranno notevolmente, via via che l’inflazione supererà i tassi di interesse nominali, portando a un rally sostenuto per l’oro e per le società di estrazione dell’oro. Ritengo che il suo prezzo supererà i 2.000 dollari l’oncia nel corso dei prossimi 5 anni.

Come può incidere l’inversione nelle politiche della Fed sul prezzo dell’oro?

Il cambiamento di politica da parte della Fed ha già impattato sul prezzo dell’oro. Le aspettative del mercato su un rialzo del tasso di benchmark della Fed oltre il 2,5% hanno raggiuto il picco a ottobre 2018 (quando i future della Fed hanno riflesso la possibilità al 91% che i tassi sui Fed fund superassero il 2,5% entro dicembre 2019). Il mercato, sulla scia dei future dei Fed fund, al momento vede una probabilità pari a zero che la Banca Centrale porterà il tasso sui Fed fund sopra al 2,5%. Quando le aspettative sui tassi reali sono calate drasticamente, oro e argento sono andati in rally rispettivamente all’8% e al 7% (in dollari).

Inoltre, sembra che a gennaio 2019 il lungo ciclo di promesse di normalizzazione da parte della Fed, i rialzi dei tassi e le riduzioni future del bilancio si siano improvvisamente bloccati.

Le recenti parole di Jerome Powell circa la potenziale minaccia rappresentata dalla volatilità dei mercati per la stabilità economica indicano che un periodo di notevole incertezza per i mercati finanziari potrebbe pesare sui tassi di interesse nominali in dollari. Ne risulta che i mercati finanziari potrebbero vedere un tasso di interesse reale più basso e un prezzo dell’oro più elevato.

Ovviamente le banche centrali temono più la deflazione dell’inflazione e la Fed ha dichiarato di voler raggiungere un target di inflazione simmetrico. Sono quindi dell’idea che la Fed lascerà che l’inflazione tocchi livelli estremi, accogliendo la possibilità di un’inflazione che superi gli aumenti dei tassi nominali. Un contesto del genere, con tassi reali inferiori, vedrebbe il prezzo dell’oro muoversi al rialzo.

Il 19 marzo a Milano si svolgerà il “Global Markets Forum Milano” di Merian Global Investors, dove lei sarà tra gli ospiti. Quali saranno i temi portanti del suo intervento?

Durante il Global Markets Forum a Milano parleremo dei driver che guidano il prezzo del metallo prezioso e del suo ruolo in un portafoglio di investimento. Illustreremo anche il contesto macroeconomico, al momento di supporto, concentrandoci soprattutto sull’inversione di rotta della Fed e sulla recente tendenza di allontanamento dal dollaro. 

Il dollaro è una moneta molto politicizzata e il suo ruolo privilegiato nel sistema finanziario globale è sempre maggiormente messo in discussione. L’oro è l’unica valuta non politica, dato che non viene emessa da nessuna banca centrale. Alcuni Paesi, compresa la Cina, stanno cercando un modo per coprire il ruolo che il dollaro aveva in passato, ad esempio attraverso l’acquisto di petrolio. Se questa tendenza continuasse, l’importanza del ruolo dell’oro potrebbe aumentare significativamente.

In questo contesto, spiegheremo i motivi per cui riteniamo che un fondo attivo con il Merian Gold & Silver Fund, che combina un’esposizione sull’oro e sull’argento con un’allocazione sull’azionario delle società di estrazione di queste due materie prime, rappresenti un modo ottimale per avere accesso a questa asset class.

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