Weil (Janus Henderson): “Le nostre strategie per crescere ancora”

Dall’estate scorsa Dick Weil (nella foto), manager di lungo corso dell’industria internazionale del risparmio gestito, è l’unico timoniere di Janus Henderson, il gruppo con sede a Londra nato dalla fusione tra Janus Capital ed Henderson Group, che oggi gestisce asset per oltre 328 miliardi di dollari. La diarchia con Andrew Formica, che fino all’anno passato condivideva con Weil la carica di co-ceo della società, è finita da mesi e oggi l’unico chief executive officer rimasto in carica ha il compito di disegnare da solo i sentieri di sviluppo di Janus Henderson, in un momento non facilissimo per l’industria dell’asset management, che è alle prese con una compressione dei margini di profitto e con nuove regole sempre più stringenti come quelle della direttiva Mifid 2.

Come si sta preparando Janus Henderson di fronte a questo scenario? “La via da percorrere è migliorare sempre più l’efficienza operativa attraverso la tecnologia”, ha detto Weil aprendo i lavori di una conferenza tenutasi oggi a Londra, in cui Janus Henderson ha incontrato la stampa internazionale. Weil, dunque, concorda sul fatto che una pressione sui margini di profitto per gli asset manager ci sarà, anche se di fronte a questi trend occorre tenere alcuni punti fermi e non tradire la  propria tradizione. “Oggi si parla molto di Big Data e della loro importanza nell’industria degli investimenti”, ha aggiunto Weil, “ma credo sia importante sottolineare una cosa: prima di prestare attenzione a ciò che è cambiato nel nostro settore, non dobbiamo dimenticare ciò che invece è rimasto immutato”.

In altre parole, il compito di un asset manager come Janus Henderson per Weil è quello di sempre: garantire una client experience d’eccellenza, una gestione degli asset di qualità che è molto più importante delle strategie basate sul lancio di nuovi prodotti. Per raggiungere questo scopo, occorre dotarsi anche di una solida piattaforma per la gestione e il controllo del rischio, visto che i mercati finanziari sono tornati a essere molto volatili. Fatta questa premessa, il numero uno di Janus Henderson ha tuttavia dedicato una parte del suo intervento anche alle strategie di prodotto. E’ intenzione della società sviluppare ancora l’offerta di strategie alternative e di prodotti low cost come gli Etf (Exchange Traded Fund), iniziando da alcuni mercati come l’Australia e l’area asiatica.

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