Si scrive polizze vita, si legge opportunità di rendimento fino al 4%. Talvolta migliori anche di quelle offerte dai Btp più generosi. A scriverlo è l’inserto Tuttosoldi della Stampa, che tuttavia mette in allarme sui costi di gestione di quelli che, in ogni caso, sono strumenti complessi e non sempre facili da capire.
Tra i punti di forza delle polizze vita c’è senza dubbio la conservazione del capitale, che è impignorabile ed è esente anche dalle imposte di successione. Di contro, a questi strumenti sono collegati costi non sempre di facile comprensione che, insieme alle commissioni associate, possono incidere sul rendimento finale in modo significativo. Bisogna inoltre scegliere la polizza tarata sulle proprie esigenze, “è molto importante capire su quali fondi il premio sarà investito, vale a dire la componente finanziaria”, spiega Luca Lodi, capo divisione Ricerca e Sviluppo di Fida, interpellato da La Stampa, “il consiglio è scegliere una distribuzione degli investimenti coerente con i propri obiettivi“. Inoltre, consiglia sempre l’esperto, più ci si avvicina alla scadenza del prodotto, più sarà importante la scelta di puntare su asset a rischio più basso o su bond dal rating elevato.