Poste si gode i buoni fruttiferi

Il risparmio postale può battere titoli di Stato nel derby del rendimento. A dirlo è un articolo dell’inserto Tuttosoldi della Stampa. In Italia si investe poco, come ha sottolineato anche la Consob, tant’è che solo il 29% degli italiani possiede un prodotto finanziario. Di questi, il 50% preferisce risparmi bancari e, soprattutto, postali.

Infatti, secondo i dati della Cassa depositi e Prestiti, nel 2018 si è registrata una crescita della raccolta postale del 2,1% su base annua, fino a toccare 258 miliardi di euro di stock circolante tramite buoni fruttiferi e libretti postali. Ad agevolare questo tipo di strumenti sono vari punti di forza: come la tassazione light al 12,5%, il valore garantito dallo Stato e la possibilità di chiedere il rimborso del capitale in qualsiasi momento. Ma quanto rendono? Il Buono 3×2, che permette di investire fino a 6 anni, ha rendimenti fissi crescenti fino all’1,25% e possibilità di rimborso entro i primi 3 anni. Non male in un periodo di bassi tassi d’interesse.

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