Aberdeen Standard Investments, la ricetta vincente per il mercato italiano

Aberdeen Standard Investments (ASI), il ramo dedicato all’asset management di Standard Life Aberdeen plc, una delle maggiori società di investimento a livello globale che oggi gestisce 630 miliardi di masse, presente in 48 Paesi e con un organico di 6000 dipendenti, compie un compleanno importante: i dieci anni di presenza sul mercato italiano.

ASI fa quindi il punto sia sulle strategie utilizzate in questi anni sia su quelle che verranno meglio implementate che hanno permesso alla società di gestione di affermarsi sul panorama italiano e che quindi si configurano come una ricetta vincente per continuare a crescere nel nostro Paese.

Il team italiano, guidato dallo scorso anno da Tommaso Tassi, quale head of Italy Distribution, si presenta con una struttura di 10 persone, i quali si occupano di coprire non solo il business di distribuzione, ma anche la parte istituzionale e la parte di fund buyers.

“Il nostro obiettivo per i prossimi dieci anni è quello di crescere sia sul mercato italiano sia su scala globale. E per raggiungere tale obiettivo procediamo lungo due direttrici: da un lato rafforzando la nostra expertise, sopratutto per quanto riguarda i mercati emergenti, di cui siamo da sempre stati i pionieri e dall’altro lato attivando una serie di strategie o di asset plus che oggi ci vengono richieste dal mercato” ha spiegato Tassi in un incontro con la stampa svolto stamattina.

Per quanto riguarda il settore degli emerging markets, ASI ha sviluppato nuove strategie sul mercato delle azioni cinesi, sul Frontier Debt, ovvero sui mercati obbligazionari di frontiera e sull’Emerging Market Debt Sri, che tiene conto non solo dei fattori esg ma anche della stabilità politica del paese in cui si va ad operare. Oltre alle strategie tradizionali, Aberdeen Standard Investments punta anche su asset alternativi come l’immobiliare, le infrastrutture e private equity.

Come si evince, un altro obiettivo della società di gestione è quello di offrire prodotti multi asset, in  modo da diversificare l’investimento ottenendo dunque rendimento soprattutto durante i periodi di forte volatilità.

“Non vogliamo imporre delle strategie, ma seguiamo una logica che vada a realizzare quelli che sono i desideri dei clienti e le loro aspettative. Tuttavia nonostante il collocamento diretto dei fondi è in flessione, ciò non significa che la relazione con i consulenti non vada alimentata, anzi rimangono una figura centrale e il punto di riferimento per la solidità del legame con il risparmiatore finale”.

 

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