Crisi Argentina, che mazzata per il supergestore

L’Argentina finisce indigesta per la casa d’investimento Franklin-Templeton. Il crollo della scorsa settimana di bond e Borsa argentina, infatti, è costato 1,8 miliardi di dollari di perdite per il suo gestore di punta, Michael Hasenstab. A riferirlo è il Financial Times, che spiega come Hasenstab avrebbe puntato più del 10% del patrimonio del suo fondo Templeton Emerging Markets Bond Fund sulle obbligazioni argentine. Tuttavia, la mazzata alle primarie subita dall’attuale presidente in carica, Mauricio Macri, ha scatenato uno tsunami sui mercati che ha polverizzato il 4,6% del valore del fondo nei giorni successivi allo shock elettorale. Un tonfo da 500 milioni di dollari.

Sempre secondo il quotidiano economico londinese, nove fondi di Franklin Templeton avevano quasi 3 miliardi di dollari in obbligazioni argentine, una zavorra di cui non sarà facile liberarsi. Soprattutto ora che lo spettro di nuovo default per l’Argentina, così come era successo nel 2001, comincia a farsi concreto.

 

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