Bmo vede rosa nel mercato azionario globale

A cura di Nick Henderson, responsabile del Bmo Global Equity Team di Bmo Global Asset Management

La guerra commerciale tra USA e Cina, e l’inversione della curva dei rendimenti obbligazionari ha messo in evidenza le continue preoccupazioni sulla debole tendenza segnata dai dati sull’economia globale. Questi fattori tenderanno a essere il pensiero dominante degli investitori per il resto dell’anno. Il valore relativo delle azioni come classe d’investimento, motivo della nostra visione positiva del mercato azionario, rimane ancora valido. Tuttavia, continuiamo a essere vigili; infatti, le nostre principali preoccupazioni, per la seconda metà dell’anno, rimangono la combinazione dei livelli di valutazione e l’incertezza sulla solidità degli utili societari. Nel complesso, tuttavia, continuiamo a essere costruttivi nei confronti delle azioni globali e intravediamo un margine per ulteriori guadagni nel prosieguo del 2019.

La leggera sottoperformance della strategia è stata dovuta principalmente alla selezione di alcuni titoli, laddove altre come per esempio Crown Castle e Intercontinental Exchange, hanno contribuito positivamente. In particolare, Mastercard ha avuto un buon andamento in quanto gli investitori hanno reagito favorevolmente a un’acquisizione e alcuni analisti hanno aumentato i prezzi obiettivo a seguito dei buoni risultati di fine luglio. Sul lato negativo, il gruppo assicurativo Prudential è stato debole, nonostante i solidi risultati. Le preoccupazioni sul rallentamento del settore industriale hanno portato a prese di profitto sulla società di prodotti medicali, Mettler-Toledo International. Così come l’inversione della curva dei tassi ha impattato negativamente su SVB Financial particolarmente sensibile alla dinamica dei tassi di interesse. Il contributo della nostra asset allocation geografica è stato pressoché in linea con il mercato mentre l’allocazione settoriale ha detratto lievemente performance a causa della totale assenza di esposizione al settore energetico e al nostro sovrappeso nel settore sanitario più che compensati dal nostro sottopeso al settore dei beni di prima necessità e dei servizi di pubblica utilità, settori che hanno ottenuto i migliori risultati nel corso del mese.

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