Banco Bpm, la partita è in mano ai fondi

Tanti impegni per Banco Bpm. Come sottolinea Milano Finanza, da un lato il management sta ultimando il nuovo piano industriale che sarà presentato presumibilmente tra la seconda metà di novembre e la fine dell’anno. Dall’altro lato l’amministratore delegato Giuseppe Castagna sta focalizzando l’attenzione sull’assemblea che nella prossima primavera dovrà rinnovare l’intero consiglio di amministrazione. Un appuntamento che una public company con una foltissima compagine di azionisti non può permettersi di trascurare.

Diversi meeting in programma e diversi anche i temi da affrontare: dalla qualità dell’attivo ai requisiti di capitale senza dimenticare il delicato tema della redditività che oggi rappresenta una nota dolente per le banche retail. Obiettivo di Castagna insomma sarà presentare i risultati della fusione tra Popolare di Milano e Banco Popolare e rispondere alle richieste degli azionisti.

Nei mesi scorsi era circolata l’ipotesi di un fulcro di soci storici che potesse stabilizzare la governance del gruppo e bilanciare parzialmente il peso dei fondi. Un’idea che però non appare concretizzata e appare oggi molto in salita. Al momento infatti le quote in mano agli azionisti storici non sembrano in grado di spostare gli equilibri in assemblea ed è per questo che, salvo sorprese, il futuro di Banco Bpm rimane ben saldo nelle mani dei fondi.

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