Merian Global Investors, il valore della transizione

Il prossimo 8 ottobre a Milano si svolgerà il Global Market Forum di Merian Global Investors. In vista dell’appuntamento, abbiamo colto questa occasione per fare quattro chiacchere con Justin Wells, Strategist Global Equities della società.

Il mercato presenta tanti temi caldi, dalla guerra commerciale Usa-Cina, passando per il nuovo QE di Mario Draghi, arrivando fino all’ultimo shock petrolifero. Come state gestendo queste sfide all’interno del vostro team?

Il contesto macro sta suscitando senza dubbio molte domande negli investitori, tuttavia nonostante l’incertezza, il mercato azionario globale è rimasto resiliente quest’anno, almeno in superficie.

Da tempo riteniamo che sia difficile fare previsioni macroeconomiche che si dimostrino corrette, a causa delle previsioni secondarie (per esempio, è possibile che uno preveda in modo esatto il movimento dei tassi, ma ciò non significa che anche la sua previsione riguardo alla reazione dei mercati sarà altrettanto giusta). Piuttosto che cercare di prevedere l’imprevedibile, come l’evoluzione della trade war o se ci sarà o meno una Brexit senza accordo, preferiamo monitorare costantemente i mercati, alla ricerca di segnali che indichino un cambiamento nel sentiment degli investitori. Riteniamo che questo sia il modo migliore per capire come si muoverà il mercato.

Ritiene che questo tipo di contesto crei opportunità per gli investitori? Dove le individuerebbe al momento?

Il nostro team mira a sfruttare le inefficienze di mercato che emergono in risposta alla reazione degli operatori – e ai loro cambiamenti nei portafogli – al contesto di mercato. Di conseguenza, in termini di costruzione del portafoglio, abbiamo un forte controllo sul posizionamento a livello di settori: le nostre decisioni in tal senso rappresentano una combinazione della nostra valutazione dell’analisi tecnica e delle opinioni degli analisti sell-side. Di conseguenza le nostre posizioni tendono ad essere più transitorie rispetto a quelle dei nostri competitor, dato che il nostro orizzonte di investimento è per natura di medio termine.

Al momento, anche dopo un periodo prolungato di crescita dei mercati, il contesto sottostante continua ad essere instabile e gli investitori prudenti – i nostri posizionamenti nel portafoglio riflettono questo contesto. Favoriamo quegli investimenti che performano meglio in contesti di volatilità più elevata, durante il quale gli investitori restano cauti.

Il prossimo 8 ottobre si svolgerà a Milano il Merian Global Markets Forum, il vostro evento dedicato agli investitori professionali. Vuole anticiparci i contenuti del suo intervento?

Nel corso del Global Markets Forum mi concentrerò sull’investment case dell’azionario dell’America settentrionale. Farò luce su come tale universo di investimento sia cambiato nel corso degli ultimi 18 mesi. Guardando al di là degli indici, ai veri driver di rendimento e a come gli operatori di mercato si sono riposizionati nel tempo in questo segmento. Ci focalizzeremo in particolare sulle opportunità e sulle sfide che un gestore attivo deve affrontare quando investe nell’universo dell’America del nord, sottolineando come il nostro processo di investimento proprietario si è adattato a questi cambiamenti e come siamo posizionati in riferimento ai prossimi mesi.

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