Investimenti, per Conti (Eurizon) non ci resta che l’economia reale
L’epoca dei tassi d’interesse negativi è una realtà. Molti investitori professionali si interrogano su quale strada imboccare e Andrea Conti, responsabile macro research di Eurizon, società di gestione del risparmio del gruppo Intesa Sanpaolo, sembra aver le idee chiare sul da farsi: “In un mondo basato su un livello di indebitamento generale (per famiglie, imprese, governi) elevato”, ha detto in un intervento nell’ambito del Festival delle Assicurazioni che si sta tenendo oggi a Milano, “i tassi di interesse bassi o negativi favoriscono la stabilità del sistema e vanno visti come il male minore rispetto al rischio di una riedizione delle crisi dei debiti stile 2008 o 2011. In questo senso è difficile pensare che, in un futuro prossimo, i tassi di interesse possano salire in modo significativo rispetto ai livelli attuali. Ne consegue che investire vuol dire sempre meno rifugiarsi nella rendita, che i tassi negativi non remunerano più, e sempre più sostenere le attività produttive (azioni, attività reali) ovvero sostenere, e beneficiare, dei progressi del genere umano”.
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