Asset allocation, occhio al pericolo tech

Vi proponiamo di seguito un commento sull’evoluzione della situazione economica in Cina, tra i settori e i temi di investimento più interessanti e quelli più in difficoltà, con un focus sui possibili sviluppi nel tech a cura di Jian Shi Cortesi, Investment Director, fondo GAM China Evolution Equity.

In Cina, i tassi di infezione si stanno mantenendo bassi e l’attività economica sta tornando alla normalità, ma la ripresa rimane disomogenea, con il fronte dell’offerta che sta avendo un recupero molto più rapido rispetto a domanda ed export. Dal punto di vista degli investimenti, le decisioni politiche per il futuro saranno fondamentali. Le autorità cinesi hanno reso noto il 17 aprile di essere pronte a fornire stimoli.

L’MSCI China ha guadagnato nel corso del mese di aprile ed è uno degli indici con le migliori performance a livello globale, sostenuto dalla comparsa precoce dall’epidemia nel Paese e da un forte sostegno alla politica interna. In questo contesto, riteniamo che ci siano opportunità tra i player favoriti dalla comparsa del coronavirus (internet consumer, tecnologia, sanità) e tra i segmenti dell’economia in fase di recupero (immobili, case automobilistiche, casinò).

I mercati rimangono caratterizzati dall’incertezza. Non possiamo essere sicuri di avere già visto gli effetti peggiori del Covid-19 o che il rischio di ribasso resti una possibilità a breve termine. L’esito più probabile della pandemia è un cambiamento permanente nel comportamento delle persone. Nel 2003 la SARS è stata un catalizzatore per l’adozione dello shopping online, in particolare in Cina. Durante il periodo del coronavirus, stiamo assistendo a movimenti simili a favore dello shopping online, della formazione online e del lavoro da casa. Crediamo che gli elementi di questo spostamento della domanda si conserveranno anche dopo il passaggio della pandemia.

Riteniamo che il mercato ribassista a lungo termine delle materie prime – iniziato intorno al 2010 – non sia finito, poiché probabilmente ci vorrà ancora qualche anno perché i produttori ad alto costo vengano esclusi dal mercato. Pertanto, potrebbe essere opportuno per gli investitori continuare a evitare l’energia e le materie prime, concentrandosi invece sul consumer e sulla tecnologia. Una volta passato il virus, a nostro avviso, potrebbe svilupparsi una vera e propria bolla tecnologica. Le aziende in grado di generare una crescita allettante, come quelle del settore dei consumi e della tecnologia, potrebbero prosperare, come hanno fatto nel recente contesto a basso rendimento e a bassa crescita. In questo settore, eviteremmo le realtà più chiacchierate e ci concentreremmo sulla selezione di aziende con valutazioni interessanti in relazione al loro potenziale di crescita.

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