Anima, i conti reggono e Melzi D’Eril prepara lo shopping

Anima archivia un primo semestre con ricavi in crescita e guarda con sempre maggiore interesse alle acquisizioni. “Guardando alle opportunità di crescita esterna”, ha detto infatti l’amministratore delegato Alessandro Melzi D’Eril, “vediamo una forte spinta al consolidamento del settore, anche a livello italiano, nell’ambito del quale riteniamo di poter giocare un ruolo importante”. Una dichiarazione d’intenti chiara, che si è aggiunta al commento sui conti: “I risultati del primo semestre evidenziano come il nostro gruppo riesca a generare risultati economico-finanziari molto positivi anche in un contesto così volatile come quello del 2020”, ha proseguito Melzi D’Eril, “dominato dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria; la visibilità sui prossimi mesi rimane ancora limitata ancorché l’evolvere della situazione ci lascia sicuramente ottimisti per il medio termine”.

Di seguito, riportiamo i risultati del primo semestre 2020 approvati dal Consiglio di Amministrazione di ANIMA Holding.

La raccolta netta del Gruppo ANIMA (escluse le deleghe assicurative di Ramo I) è stata positiva per oltre 0,6 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2020; il totale delle masse gestite a fine semestre è pari a circa 183,4 miliardi di euro, in calo di circa l’1% rispetto ai 185,7 miliardi di euro al 31 dicembre 2019.

Per quanto riguarda le grandezze economiche, le commissioni nette di gestione hanno raggiunto i 135,4 milioni di euro (-4% rispetto ai 141,1 milioni di euro del 1H19). Nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio le commissioni di incentivo sono state pari a 36,7 milioni di euro (in forte incremento rispetto ai 9,6 milioni di euro del 1H19). Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali si sono attestati a 185,7 milioni di euro (in aumento del 14% rispetto ai 162,5 milioni di euro del 1H19). I costi operativi ordinari sono stati pari a 40,8 milioni di euro (in calo rispetto ai 41,6 milioni di euro del 1H19). Il rapporto fra costi e ricavi netti complessivi (escludendo dai ricavi netti le commissioni di incentivo) si è attestato al 27,4% (cost/income ratio).

L’utile ante imposte ha raggiunto i 109,4 milioni di euro (in aumento del 26% rispetto agli 86,8 milioni di euro del 1H19); l’utile netto si è attestato a 72,6 milioni di euro (+15% rispetto ai 63,4 milioni di euro del 1H19).

L’utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi e/o ricavi straordinari e/o non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita) è stato di 94,1 milioni di euro nel 1H20 (+19% sui 79,0 milioni di euro del 1H19).

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2020 risulta pari a 270,6 milioni di euro. L’aumento rispetto ai 223,3 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2019 tiene conto di dividendi per oltre 73 milioni di euro pagati a maggio 2020 e del pagamento di imposte per oltre 47 milioni di euro nel mese di giugno 2020.

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