Poste-Anima, novità per la distribuzione

La destinazione rimane invariata, il 2033, ma cambiano alcuni aspetti della partnership distributiva tra Poste Italiane e Anima holding, quella con cui ha avviato la scissione parziale in favore di Anima Sgr delle attività di gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di ramo I. Come recita MF, “la necessità di rivedere obiettivi e traguardi commerciali è essenzialmente legata alle fluttuazioni dello spread sui Btp, registrate in particolare alla fine dello scorso anno, Perché grazie alla fluttuazioni del valore dei titoli di Stato italiani (parte preponderante dei circa 70 miliardi di euro che Poste Italiane ha affidato ad Anima) il valore di quegli asset alla fine dello scorso anno era arrivato a sfiorare i 90 miliardi di euro superando ampiamente i target che erano stati fissati nell’accordo con Anima siglato nel 2018. Così per gli anni a venire sono stati ridimensionati i nuovi obiettivi, abbassando la percentuale di polizze di Ramo I che Poste Italiane sarà obbligata a trasferire ad Anima, che è stata gradualmente ridotta: dal 61% degli asset complessivi di polizze tradizionali, fissato del precedente accordo, si è passati al 53% per quest’anno, per scendere al 48% nel 2021 e al 45% a partire dal 2022. Ma non solo. Poste Vita, la compagnia assicurativa del gruppo Poste Italiane, come del resto le altre compagni di mercato, sta gradualmente riducendo la componente di polizze di ramo I a favore di prodotti misti e anche gli asset che potranno essere ceduti ad Anima, sotto il cappello delle polizze di ramo primo, potranno via via andare oltre i Btp, comprendendo per esempio obbligazioni corporate investment grade o high yield. Con uno scudo protettivo per Anima che durerà almeno un anno. Perché i nuovi accordi prevedono che i meccanismi di verifica delle performance di Anima Sgr, e i rimedi in caso di underperformance, non saranno applicati per un periodo indicativo di un anno per i titoli diversi dalle obbligazioni governative area euro sottostanti le polizze di ramo primo, a oggi, come detto, essenzialmente Btp”.

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