10 anni di AcomeA SGR, parla Foà

AcomeA SGR compie 10 anni dalla sua fondazione. Alberto Foà, Fondatore e Presidente di AcomeA, ci racconta com’è cambiato il mondo del risparmio gestito e come la SGR è da sempre allineata con i valori di trasparenza, innovazione e sostenibilità.

Foà, lei è il gestore ancora pienamente operativo con più seniority in Italia: quali sono state le tappe fondamentali nella rivoluzione del risparmio gestito di cui lei è stato protagonista?

Da quando ho fondato Anima SGR, nel lontano 1994, il mondo dell’asset management in Italia è cambiato parecchio.
In un certo senso, siamo stati i pionieri di un cambiamento epocale e rivoluzionario nell’industria del risparmio gestito. Anima è stata la prima SGR in Italia ad essere indipendente da una propria rete distributiva e a segnare il passaggio da un’architettura chiusa ad una aperta. Abbiamo trasformato il modello prevalente di quegli anni, che vedeva la banca vendere esclusivamente i fondi della casa.
Abbiamo così compreso che il nuovo modello doveva concentrarsi sul prodotto nell’esclusivo interesse del cliente finale e così, molto appetibile anche per i partner commerciali, affiancandoli puntualmente con una formazione di alta qualità.
Partendo da questa visione sono nati i tre ingredienti su cui si è fondata AcomeA SGR nel 2010 e che oggi rimangono i nostri capisaldi su cui investire  per il futuro: semplicità, stile di gestione e competenza.
AcomeA significa appunto dire le cose come stanno, senza troppi giri di parole e avendo il coraggio di essere se stessi fino in fondo. In sintesi ritengo che questa sia la vera formula per essere sostenibili.

Quali sono stati i punti cruciali della sua esperienza da imprenditore e gestore?

Da sempre sono convinto che la finanza sia una disciplina positiva che possa produrre effetti concreti sulla vita delle persone e della comunità.
Abbattere le tradizionali barriere all’investimento, rendendo accessibile, democratica e inclusiva la possibilità di sottoscrivere fondi comuni a partire da basse cifre, lo reputo uno dei traguardi più importanti raggiunti nella mia carriera. AcomeA SGR ha ideato il “salvadanaio digitale” Gimme5, la prima app con cui è possibile risparmiare e investire piccole cifre, anche a partire da 5 euro alla volta, senza vincoli di durata, importo e ricorrenza. Un servizio innovativo nel panorama FinTech, che ha aperto le porte del risparmio e dell’investimento a più di 40mila piccoli risparmiatori italiani.
Tuttavia, affinché vi sia un prodotto di qualità, l’inclusività deve essere necessariamente accompagnata dalle competenze e dalla credibilità del gestore.
Idealmente, nella professione di gestore, il fine dovrebbe essere quello di garantire che la gestione sia allineata agli interessi del cliente. Purtroppo, troppo spesso in questa industria non è stato così.
Questo risultato non può essere raggiunto senza che vi sia una forte responsabilità e una motivazione concreta a performare da parte del gestore.
Da qui nasce il concetto di “skin in the game”, e cioè di metterci la faccia e avere interessi in gioco affiancati a quelli del cliente e dei partner commerciali. Per questo motivo, noi gestori di AcomeA siamo tra i primi investitori dei nostri stessi fondi. Assumersi una responsabilità è l’unico modo per ridurre e allontanarsi da quelle asimmetrie che hanno prodotto danni in passato e che rappresentano la vera minaccia per l’industria.

Conoscendo la sua avversione alle “mode finanziarie” provo ad azzardare una sua visione critica del mondo ESG. Cosa pensa a riguardo? E’ solo marketing o ci troviamo di fronte a una opportunità storica per migliorare l’industria?

Io sono da sempre a favore dell’inclusione e della sostenibilità in finanza, e la mia attività professionale ne è la testimonianza.

Siamo stati tra le prime SGR a scommettere sull’importanza e sui benefici dell’educazione finanziaria, poiché crediamo che un cliente più consapevole, sia un cliente in grado di ottenere risultati migliori grazie ad una migliore interazione con il suo consulente. In questi dieci anni, abbiamo portato la finanza nei teatri italiani con l’iniziativa “La verità vi prego sul denaro”, realizzato un blog che offre contenuti divulgativi su temi economici e finanziari, creato un percorso informativo online di introduzione al mondo degli investimenti. Di recente, abbiamo inoltre investito per valorizzare la diffusione delle opere d’arte legate al territorio, stringendo numerose partnership con i comuni di Milano, Torino, Genova, Bergamo, Parma e altrettante associazioni culturali. Non sono infine mancate scelte aziendali coraggiose e lungimiranti volte ad accrescere l’inclusività e la produttività dell’azienda, grazie ai piani di azionariato diffuso, rivolti ai nostri dipendenti.
Per quanto riguarda il tema ESG, se dietro a questo si cela il tentativo di indossare il vestito del “politically correct”, io non ci sto!

Il mondo si divideva fra buoni e cattivi anche prima dell’avvento dell’ESG, non c’e’ bisogno di un etichetta. Se invece, come sono convinto, la ricerca della sostenibilità è finalizzata a conseguire risultati aziendali migliori nel tempo, a vantaggio della performance economica che poi si traduce in un maggior rendimento per il cliente, allora siamo in prima linea.

 

 

 

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