Reti e gestori, chi costa e chi rende di più in Europa

I fondi d’investimento italiani rimangono più cari della media europea. Secondo i numeri del Centro Studi del multy family office europeo Tosetti Value, divulgati dal Sole 24 Ore, i migliori comparti delle società italiane presentano costi fissi annui dell’1,44% a fronte dell’1% che si vede in Europa. Lo studio ha prese in considerazione i fondi UCITS, distribuiti in almeno un Paese europeo, classificati long term funds, a gestione attiva e passiva (esclusi ETF) e gestiti dalle prime 250 società per attivi in gestione. La fotografia del settore del risparmio gestito europeo, nei primi 9 mesi di questo travagliato 2020, vede i principali gestori avanzare sul campo degli asset under management, ma con rendimenti in retromarcia nella gran parte dei casi. BLUERATING.com ha estratto i primi tre fondi per costi e rendimenti in Italia e in Europa nel dettaglio che segue.

Top 30 europea, i tre più costosi per commissioni

1. Franklin Templeton 1,42%  (rendimento -5,7% e asset under management +1,4%)

2. Pictet 1,39% (rendimento 1,7% e aum +1,3%)

3. Union Investment 1,32% (-2,2% e aum +2,1%)

Top 30 europea, i tre migliori per rendimento

1. Morgan Stanley 12,4%  (costi 1,23% e asset under management +1,3%)

2. Swedbank 6,2% (costi 0,78% e aum +1,7%)

3. Handelsbanken 4% (costi 0,89% e aum +1,1%)

Top Italia, i tre più costosi per commissioni

Azimut 2,64% (a fronte di rendimenti del -2,6% e aum +0,3%)

Mediolanum 2,25% (rendimenti -3,6% e aum +0,8%)

Euromobiliare 1,59% (rendimenti -3% e aum +0,2%)

Top Italia i tre migliori per rendimenti

Pramerica (1,6%, a fronte costi 1,40 e aum +0,5%)

Banco Posta Fondi (-0,8%, a fronte di costi a 1,15% e aum +0,1%)

Gruppo Intesa (-1,1%, a fronte costi 1,20 e aum +3%)

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