Investimenti, focus sull’investment grade

Ecco di seguito l’ultimo Strategy Espresso di SPDR (State Street Global Advisors) a cura di Francesco Lomartire, responsabile SPDR ETFs per l’Italia.

Il segmento del credito europeo investment grade (IG) ha registrato una ripresa soddisfacente dopo le performance altalenanti di settembre. Un rimbalzo dei mercati azionari, nonostante l’incertezza sul possibile ritorno della pandemia, ha incoraggiato gli investitori a tornare a posizionarsi sugli asset di rischio. Questa dinamica è stata anche supportata dall’aumento degli acquisti di obbligazioni corporate da parte della BCE, che a sua volta è stata controbilanciata dalla riduzione delle emissioni primarie con l’avvicinarsi dela fine dell’anno. Infatti, l’option-adjusted spread sull’indice Bloomberg Barclays Euro Aggregate Corporates si è ridotto a circa 110 punti base, il dato più basso dal 27 febbraio 2020.

Un’ulteriore riduzione dello spread rimane un’opzione possibile, anche se probabilmente si concretizzerà più lentamente. Il calo dei rendimenti dei Bund – in forte territorio negativo –  ha trascinato al ribasso anche i rendimenti dei titoli a spread. Come da figura 1, i rendimenti del segmento del credito corporate IG sono scesi, ma quella di altri asset di rischio, come i rendimenti dei BTP italiani a 5 anni, hanno registrato un calo ancora più rapido. Nell’ultimo decennio i BTP a 5 anni hanno raramente registrato un rendimento inferiore a quello del segmento europeo del credito IG, ad eccezione del periodo tra il 2015 e il 2016, quando la BCE aveva avviato il programma di acquisto di debito pubblico ma non quello di obbligazioni corporate. Il programma CSPP (Corporate Sector Purchase Programme) per gli acquisti nel segmento del credito è infatti iniziato a giugno 2016.

Ci potrebbero anche essere ragioni precise che spiegano la performance solida dei titoli periferici nel 2020, come il Recovery and Resilience Facility dell’UE, programma per la ripresa e la resilienza post-pandemia, che ha portato a una compressione del rischio paese nell’Eurozona. Tuttavia in linea generale, con i rendimenti che scendono in territorio negativo, gli asset che offrono maggiori possibilità di extra rendimento costituiranno la fonte principale di performance.

Per maggiori dettagli sui temi di investimento da tenere in considerazione nei prossimi mesi vi invitiamo a scaricare il Bond Compass per il quarto trimestre, recentemente pubblicato sul nostro sito.

Perché tenere in conto i fattori ESG?

Ulteriori eventi di rischio sono attesi nell’ultima parte del 2020 , non ultimo le imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Questo potrebbe indurre alcuni investitori a ridurre l’esposizione al rischio, ma visto il miglior rating dei titoli IG e il sostegno della BCE, il potenziale di un sell-off significativo sembra limitato. L’avversione al rischio registrata a settembre, in concomitanza con l’incremento dei contagi da COVID-19, ha portato a un ampliamento degli spread option-adjusted sull’indice Bloomberg Barclays Euro Aggregate: la componente Corporates dell’indice ha registrato un allargamento di 7 punti base, e ci sono voluti solamente 12 giorni lavorativi per invertire la tendenza.

Oltre ai rischi legati alle elezioni, il maggior timore sul lungo periodo è rappresentato dal fatto che una nuova amministrazione statunitense possa introdurre nuove leggi che potrebbero avere un impatto negativo sui mercati azionari. Dato che gran parte di questa legislazione potrebbe riguardare la sfera ambientale, un modo per ridurne il potenziale impatto è quello di concentrarsi sulle strategie ESG

Tuttavia i rischi non sono solo quelli oltreoceano. Recentemente, il Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato che la revisione della strategia della BCE riguarderà se proseguire con l’acquisto di obbligazioni corporate in un’ottica “market neutral” oppure se iniziare a tenere conto di altre considerazioni. Questo si riferisce principalmente ai fattori ambientali, dopo che i gruppi ambientalisti hanno criticato la BCE per aver offerto finanziamenti a basso costo ai grandi “inquinatori”, come le compagnie petrolifere e aeree.

Come investire su questo tema?

Per gli investitori che cercano un prodotto che escluda determinate pratiche, settori o linee di prodotti controverse, abbiamo lanciato da poco lo SPDR Bloomberg SASB® Euro Corporate ESG UCITS ETF (EUCR IM)Il nuovo ETF utilizza una metodologia ESG “best in class” di screening positivo che si fonda sulla mappa di rilevanza (“Materiality Map”) di SASB.

L’ETF replica l’indice Bloomberg SASB Euro Corporate ESG Ex-Controversies Select, costruito a partire dall’universo di titoli dell’indice Bloomberg Barclays Euro Corporate, che esclude gli emittenti coinvolti in controversie legate ad eventi estremi, armi non convenzionali, violazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, armi da fuoco per civili, estrazione di carbone termico e nell’industria del tabacco.

Vengono inoltre esclusi gli emittenti senza un punteggio ESG. L’indice viene quindi ottimizzato selezionando i titoli e i relativi pesi per massimizzare il punteggio ESG, mantenendo le stesse caratteristiche di rischio-rendimento dell’indice di partenza. Questo processo di ottimizzazione consente agli investitori che vogliono mantenere un focus ESG di utilizzare questa strategia per integrare, o sostituire, la propria asset allocation tradizionale sul segmento Euro Corporate.

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