Anima, l’ottobre amaro non rovina il sorriso per i conti

Un utile di 135 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto ai primi 9 mesi dell’anno scorso. Vanno bene i conti di Anima Holding, approvati in data odierna dal consiglio di amministrazione per il trimestre chiuso al 30 settembre 2020. Contestualmente, la società guidata da Alessandro Melzi D’Eril ha divulgato dati di raccolta inerenti al mese di ottobre che invece sono risultati negativi per 730 milioni. Lo si deve principalmente – spiega la società – alla  seconda ondata della pandemia che ha portato i clienti retail a optare per la liquidità a scapito del risparmio gestito.

La raccolta netta del Gruppo ANIMA (escluse le deleghe assicurative di Ramo I), tuttavia, è stata complessivamente positiva per circa 1,2 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2020. Il totale delle masse gestite a fine settembre 2020 è pari a circa 188,2 miliardi di euro, in aumento di circa l’1% rispetto ai 185,7 miliardi di euro al 31 dicembre 2019.

Per quanto riguarda le grandezze economiche, le commissioni nette di gestione hanno raggiunto i 203,0 milioni di euro (-4% rispetto ai 211,5 milioni di euro dei 9M19). Nel corso dei primi nove mesi dell’esercizio le commissioni di incentivo sono state pari a 43,3 milioni di euro (24,8 milioni di euro nei 9M19). Considerando queste ultime e gli altri proventi, i ricavi totali si sono attestati a 267,3 milioni di euro (in aumento del 5% rispetto ai 255,2 milioni di euro dei 9M19).

costi operativi ordinari sono stati pari a 60,3 milioni di euro (in calo rispetto ai 61,3 milioni di euro dei 9M19). Il rapporto fra costi e ricavi netti complessivi (escludendo dai ricavi netti le commissioni di incentivo) si è attestato al 26,9% (cost/income ratio).

L’utile ante imposte ha raggiunto i 154,6 milioni di euro (in aumento del 9% rispetto ai 141,4 milioni di euro dei 9M19); l’utile netto si è attestato a 103,3 milioni di euro (+1% rispetto ai 102,0 milioni di euro dei 9M19). L’utile netto normalizzato (che non tiene conto di costi e/o ricavi straordinari e/o non monetari fra i quali gli ammortamenti di intangibili a vita utile definita) è stato di 135,0 milioni di euro nei 9M20 (+5% sui 128,7 milioni di euro dei 9M19).

L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2020 risulta pari a 199,9 milioni di euro (rispetto ai 223,3 milioni di euro alla fine dell’esercizio 2019).

“In un anno così pesantemente condizionato dall’emergenza sanitaria a livello mondiale, i risultati dei primi nove mesi continuano a dimostrare l’importante resilienza del Gruppo Anima. La nostra capacità di sfruttare al meglio la leva operativa e di generare cassa in maniera rilevante ci permette di offrire ritorni attraenti ai nostri azionisti mantenendo un’ampia disponibilità per cogliere opportunità strategiche di crescita e rafforzamento del business, potenzialmente anche come conseguenza dei rapidi mutamenti in atto nel sistema bancario italiano” ha commentato Alessandro Melzi d’Eril, Amministratore Delegato di Anima.

Tornando alla raccolta di ottobre, invece, quella inerente al risparmio gestito (escluse le deleghe assicurative di Ramo I)  è stata negativa per circa 730 milioni di euro, per un totale da inizio anno positivo per circa 0,4 miliardi di euro. Il dato del mese è stato negativamente impattato in particolare da riscatti da parte di due clienti istituzionali per circa 500 milioni di euro. A fine ottobre le masse gestite complessive del Gruppo ANIMA ammontano a oltre 188 miliardi di euro, in incremento di oltre 2 miliardi di euro rispetto al valore di fine 2019.

“Il mese di ottobre ha risentito delle crescenti preoccupazioni circa l’evoluzione dell’emergenza sanitaria, che hanno indotto la clientela retail a un ulteriore incremento della liquidità detenuta sui conti correnti a scapito dei prodotti di risparmio gestito. Sul fronte istituzionale, si segnalano riscatti da parte di due clienti per un ammontare di circa mezzo miliardo di euro; per questo ultimo segmento di business, positivo al 30 settembre per circa 2,5 miliardi di euro in termini di raccolta netta, le prospettive rimangono positive, anche nel breve, in considerazione del differente approccio agli investimenti di medio e lungo termine da parte di tale tipologia di clientela”, ha commentato Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima.

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