Polizze, il consulente in smart working è una rivelazione

Ricevere assistenza da un agente o broker che lavora da remoto sembra piacere un po’ a tutti. Almeno secondo un sondaggio effettuato all’inizio di novembre da Assinews e divulgato durante il Milano Festival delle Assicurazioni lo scorso 17 novembre. Il campione preso in considerazione era di 201 soggetti, di cui 146 agenti assicurativi e 55 broker.

Lo scopo della ricerca, riportata su MF Milano Finanza, era capire come le compagnie assicurative avessero gestito la situazione pandemica e quali siano stati gli effetti sulle attività di agenti e broker. Ebbene, nei mesi di totale lockdown, oltre l’80% degli sportelli d’intermediazione sono rimasti aperti. Di questa percentuale, quasi il 60% ha lavorato in smartworking. 

L’elemento clou che la ricerca ha rilevato però riguarda i clienti: il 94,1% ha infatti mostrato apprezzamento per la formula smartworking, a fronte del 5,9% che invece ha lamentato l’assenza fisica di un interlocutore. Passando invece ai dipendenti, più dell’80% ha dichiarato di essersi adattato subito al lavoro agile, il 14,3% ha riscontrato difficoltà iniziali che poi sono state superate, mentre il 5% ha avvertito disagio per l’intero periodo. 

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