Muzinich & Co., un 2021 nel segno della continuità nell’eccellenza

Bluerating ha intervistato Domenico Del Borrello, Country Manager – Italy Managing Director – Marketing & Client Relations di Muzinich & Co. Limited, in merito ai risultati raggiunti nel 2020 e agli obiettivi per il prossimo anno. Ecco le sue risposte.

Quali sono i principali risultati che avete conseguito nel 2020? Come ha inciso l’emergenza Covid in relazione agli obiettivi che vi eravati posti?

Il 2020 per la Muzinich è stato un anno di crescita e consolidamento. L’emergenza sanitaria e la crisi pandemica ci hanno avvicinato ancor di più ai nostri partner italiani sia sul lato istituzionale sia sul lato della consulenza private. La qualità della nostra gamma prodotti, la forte specializzazione sulla gestione del credito, sia esso high yield sia esso investment grade, ma soprattutto la coerenza nel mantenere fede alle promesse effettuate nei confronti dei nostri clienti, ci ha permesso di offrire la migliore esperienza di investimento nell’universo obbligazionario corporate. Il premio di Boutique dell’anno nella categoria fixed income in occasione dei Financial News’s Asset Management Awards 2020 è il coronamento del nostro impegno in tal senso. Da oltre 30 anni Muzinich continua coerentemente ad essere focalizzata nella gestione di una ed una sola classe di attivo con i suoi 10 fondi utilizzati nelle gestioni e nella distribuzione private in Italia. Le masse si attestano a circa 40 miliardi e l’Italia rappresenta uno dei paesi strategici per la Società con i suoi 7,5 miliardi di masse in gestione. La gamma dei 10 fondi si compone sia di fondi direzionali – e tra essi spicca Il Muzinich EnhancedYield Short Term, fondo con 10 miliardi di masse in gestione, il più utilizzato dalla nostra clientela mondiale come succedaneo del cash e dei titoli governativi – sia di fondi non direzionali; tra essi degni di nota sono il Muzinich LongShortCreditYield ed il Muzinich European Credit Alpha che tanto bene hanno performato quest’anno proteggendo il portafoglio in particolar modo nei mesi di marzo ed aprile. Ritengo infatti che proprio nell’attuale contesto di tassi nulli o negativi ed inflazione sotto controllo, abbiamo bisogno di rispondere alle esigenze di protezione con soluzioni di investimento non direzionali rispetto alla curva dei tassi stessi.

Un altro risultato di cui sono particolarmente orgoglioso è l’aver creato e sviluppato, grazie al Team italiano, soluzioni di investimento anche nei mercati privati, come quello del Private Debt, dei Loans e del Direct Lending. Abbiamo infatti raggiunto accordi di partnership con primarie banche private in Italia offrendo loro in esclusiva o in collaborazione soluzioni come Pir, Pir Alternative, Eltif in grado di rispondere anche ad esigenze di innovazione e diversificazione sul mercato del credito.

Quali sono gli obiettivi che vi ponete per il 2021? Avete in previsione delle novità sul fronte dell’offerta?  

Diciamo che c’è una gran voglia di lasciarci questo anno alle spalle per le conseguenze e le ferite anche umane che ha lasciato dentro ognuno di noi. Attualmente 17 trilioni di dollari sono investiti in obbligazioni scambiate a tassi inferiori allo zero. Anche la Grecia, per quanto improbabile possa sembrare, si sta ora finanziando a tassi negativi. Il mercato azionario statunitense è pieno di ottimismo, raggiungendo livelli record. Sta scambiando a circa 22 volte gli utili previsti per il prossimo anno. I governi continueranno a promuovere programmi per stimolare la crescita economica. Le banche centrali continueranno a perseguire politiche di denaro facile. Adesso non hanno scelta. Vi è un chiaro consenso sul fatto che i tassi rimarranno bassi per molto tempo. Gli argomenti a sostegno di questa visione sono sia molto potenti che molto popolari. Le condizioni attuali sembrano implicare che più si prende in prestito, più diminuiscono i tassi di interesse. La domanda e l’offerta non sembrano più svolgere un ruolo nella determinazione dei prezzi di mercato e dei tassi di interesse. Parafrasando il mio Group Ceo e Fondatore, George Muzinich: “Non vogliamo certo rovinare la festa. Godiamoci i bei momenti. Possa la musica continuare a suonare così che possiamo scatenarci al ritmo di soldi facili. Come recita il vecchio adagio finanziario, “non combattere la Fed”. Ma quante buone notizie sono state già scontate dai mercati? Quante sono già riflesse nel livello dei prezzi odierni? Non lo sappiamo esattamente, ma supponiamo che i mercati abbiano già anticipato una buona ripresa economica che probabilmente si verificherà nella prima metà del 2021. Ai livelli di mercato elevati di oggi, non c’è molto spazio per la delusione. Sorprese spiacevoli potrebbero arrivare da molte direzioni diverse. Ad esempio, mentre continuiamo a stampare denaro in abbondanza, non ci vorrebbe molto per vedere l’inflazione esplodere e scuoterci dalla nostra compiacenza sui bassi tassi di interesse. Forse un inaspettato aumento dei prezzi delle materie prime potrebbe fare al caso nostro. Teniamo presente che i puri seguaci delle tendenze come i trader ad alta frequenza, gli algo trader, gli ETF e gli index player ora dominano i mercati finanziari. Non esiste una ricerca fondamentale, pochi i criteri di valutazione attenti che costituiscono la base del loro pensiero. Riteniamo che una volta che la tendenza si invertirà, solo una attenta e consapevole valutazione degli attivi finanziari faranno la differenza. Ecco questo faremo nel 2021, quello che abbiamo sempre fatto negli anni precedenti, la migliore gestione attiva nelle scelte obbligazionarie dei portafogli dei nostri clienti. Vi auguriamo tutto il meglio!”

 

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