Arrivano i Pir “col paracadute”
Il credito d’imposta verrà utilizzato in dieci quote annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi, a partire da quella che riguarda il periodo d’imposta in cui si registrano le perdite, ovvero in compensazione con F24. Ad esempio: un risparmiatore riscatta dopo cinque anni un Pir in cui ha investito 100mila euro e risulta una perdita di 30mila euro. Avrà diritto ad un credito d’imposta di 20mila euro (il 20% del capitale investito), da utilizzare in dieci rate annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi (2.000 euro l’anno). Inoltre, può dedurre la differenza tra le perdite ed il credito d’imposta (10mila euro, cioè la differenza tra i 20mila di credito ed i 30mila di perdite) dalle plusvalenze e dagli altri redditi dei quattro periodi di imposta successivi.
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