Si è appena chiuso un anno difficile e molte incertezze continuano a popolare l’orizzonte dei mercati: valutazioni in molti casi tirate o persino care, fondamentali impattati dalla pandemia, rendimenti prospettici più esigui. Per affrontare le sfide che riserverà il 2021, un approccio flessibile può rivelarsi fondamentale. Di questo si è parlato in occasione della quinta edizione, per la prima volta virtuale, del Multi Asset Forum di M&G Investments, appuntamento annuale che ha visto la partecipazione dei principali gestori della società internazionale specializzati sul comparto.
Il team Multi Asset di M&G gestisce 14,5 miliardi di euro di asset a livello globale e lavora insieme da più di vent’anni. L’approccio multi asset di M&G punta a conciliare un solido quadro di riferimento valutativo con una filosofia di finanza comportamentale volta a individuare le circostanze nelle quali le emozioni degli investitori prendono il sopravvento sui fondamentali, determinando l’andamento dei mercati e creando opportunità.
David Fishwich, CIO of Macro Investment Business e fondatore del Team Multi Asset di M&G, ha aperto la discussione sottolineando la necessità di restare «fedeli all’approccio collaborativo e al processo decisionale» distintivo del Team, sapendo al contempo adattarsi al contesto. «A questo scopo – ha detto il manager – nel 2020 abbiamo apportato alcuni cambiamenti nel team di gestione per enfatizzare due aspetti: il rispetto degli obiettivi di rischio/rendimento dei nostri fondi e la componente tattica quando si presentano opportunità. Le valutazioni dei mercati azionari e obbligazionari oggi sono tali per cui in ottica prospettica il rendimento che ci si può aspettare da un portafoglio “buy&hold” è molto limitato (circa 2,5% per un portafoglio 60% equity e 40% bond) basandosi sui multipli azionari e rendimenti obbligazionari. Tuttavia i rischi non sono minori rispetto al passato, anzi, restano tante incognite sulla ripresa e sulle conseguenze di lungo periodo della crisi da Covid 19. Pertanto sarà necessario ancor più che in passato sapere, da un lato, discernere gli investimenti che offrono un premio per il rischio adeguato e scartare quelli che non pagano per i rischi; dall’altro, agire tatticamente in base alle opportunità offerte dalla volatilità ed emotività degli investitori. Oggi un approccio multi asset che guarda alle valutazioni e alla finanza comportamentale risulta fondamentale al fine di puntare a rendimenti aggiustati per il rischio in linea con gli obiettivi di investimento».
Partendo da una prospettiva macro, Steven Andrew, gestore del fondo M&G (Lux) Income Allocation, si è poi concentrato sull’attuale contesto recessivo rilevando che «la natura di questa recessione è molto diversa da quanto visto in passato; il crollo sincronizzato della crescita è paragonabile a quanto accade con le catastrofi naturali, in cui sono inevitabili tempi più lunghi per riprendersi rispetto alla norma. Tuttavia, guardiamo con fiducia al 2021 perché, anche se persistono agenti frenanti come nuovi lockdown, i dati mostrano prospettive migliori e meno incerte e c’è fiducia sull’outlook a tendere. Il problema semmai è quanto questo scenario di ripresa sia già prezzato dai mercati».
Craig Moran, co-gestore dei fondi M&G (Lux) Dynamic Allocation e M&G (Lux) Conservative Allocation, ha puntato l’attenzione su come affrontare le incertezze in ambito fixed income, ritenendo che «le preoccupazioni per un possibile rialzo dell’inflazione sono già state prezzate parecchio guardando ai titoli inflation linked Usa e alla pendenza della curva dei rendimenti dei Treasury. Eppure, il ritorno dell’inflazione non è così scontato se teniamo conto dell’elevato livello di sottoutilizzo della capacità produttiva e dell’alta disoccupazione. Per questo riteniamo che i Treasury offrano un’opportunità di diversificazione, che abbiniamo a un’esposizione selettiva su credito di qualità e bond emergenti, oltre che a una quota azionaria e ad asset alternativi come le infrastrutture».
In ambito azionario, Juan Nevado, co-gestore del fondo M&G (Lux) Dynamic Allocation, ha osservato che «le attese su una crescita degli utili delle azioni globali sono crollate lo scorso anno, ma di recente sono state riviste verso l’alto per il 2021. Del resto, ci sono segnali incoraggianti – come i vaccini, i pacchetti di stimoli, la voglia generale di tornare alla normalità – e credo quindi si tratti di prospettive ragionevoli in presenza di una ripresa genuina. Bisogna stare attenti però al fatto che certe attese sono state già scontate dai mercati ed è quindi importante ora continuare a essere tattici». Sul fronte delle opportunità, il gestore crede che «ci siano potenzialità interessanti in settori ciclici come il finanziario e difensivi come la sanità; sui tecnologici, pur essendo ben investiti, vogliamo essere selettivi, perché gli Stati Uniti in particolare ci appaiono sopravvalutati. Stiamo attenti anche a garantirci protezione attraverso titoli governativi selezionati, qualora la ripresa non si concretizzasse nei tempi sperati».
Un punto di vista interessante sul multi-asset in ottica sostenibile è stato offerto infine da Maria Municchi, manager del fondo M&G (Lux) Sustainable Allocation, che si caratterizza per un mix originale tra la filosofia di finanza comportamentale del team, da una parte, e i temi di sostenibilità e impatto positivo dall’altra. «Il 2020 ha portato, se non altro, una rafforzata sensibilità nei confronti della sostenibilità» ha rimarcato Municchi, «che ha avuto un peso sulle decisioni politiche e fiscali messe in campo in tutto il mondo, come ad esempio il Green Deal in Europa. Dopo le importanti dichiarazioni di intenti in questo senso da big player come gli USA – con Biden – e la Cina, l’accelerazione è sotto gli occhi di tutti. Questo si rispecchia nella nostra strategia, che mira a costruire un’asset allocation green ma non solo, con diverse aree di impatto positivo coinvolte, tra cui soluzioni per il clima (comprese le infrastrutture dedicate alle rinnovabili), uguaglianza sociale e miglioramento della salute».