Consulenti: fondi, megatrend e portafogli, ecco cosa accadrà

Il Covid-19 ha portato una bufera sui mercati finanziari che, nella prima parte del 2020 hanno visto il crollo di tutte le attività finanziarie a rischio, principalmente azioni e obbligazioni, che a loro volta hanno portato una transizione dei capitali verso comparti più sicuri, di cui un esempio sono i bund tedeschi, il dollaro e l’oro.

Da marzo, il Bounce ha premiato chi nella scelta delle attività in portafoglio, ha preferito la gestione attiva, ovvero quella nella quale i professionisti hanno messo in campo le loro competenze per ottenere extra rendimenti rispetto ai benchmark. I fondi attivi, nella seconda parte del 2020, sono risultati vincenti quando hanno spinto il rischio nella direzione corretta, intercettando i cosiddetti megatrend.

Alcuni fondi hanno avuto delle sovraperformance notevoli rispetto ai listini di riferimento: nell’azionario sono stati premiati gli investitori che hanno spinto sulle società Growth (ad alto potenziale) a small-mid cap, un universo fatto di aziende innovative e flessibili. Come sottolineato dall’analisi di NORISK, società di consulenza finanziaria, i gestori che hanno incrementato il rischio post tracollo dei mercati sono stati premiati. Ovviamente la selezione settoriale ma anche geografica è stata la vera discriminante del successo.

In questo inizio 2021 le strategie di investimento dovranno essere motivate dai grandi cambiamenti strutturali, quelli che vengono chiamati megatrend. Bisognerà cioè agganciare le rotaie dello sviluppo e dell’evoluzione del mondo da qui ai prossimi 5, 10, 20 anni. La pandemia ha accelerato questo processo di cambiamento più che mai. Ora anche in Italia con l’insediamento di Draghi ci giocheremo le carte per decidere finalmente come investire i soldi del Recovery Fund che attendiamo da mesi e che daranno al nostro paese la spinta giusta verso l’innovazione digitale e la transizione nel settore tecnologico, medico e in altri campi di primaria importanza per il paese. Da qui dipende il futuro delle prossime generazioni. Per i gestori la difficoltà sarà restare ‘sulla cresta dell’onda’ quando sarà il momento” ha commentato Gianni Bizzarri, Amministratore Delegato di Banca Ifigest e fondatore di Fundstore.

Anche secondo Marco Barbaro country head di Bnp Paribas Asset Management, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’attività economica continuerà a soffrire ma, grazie al supporto delle politiche monetarie accomodanti, i tassi bassi e le politiche fiscali favorevoli, il recupero ciclico sarà graduale in concomitanza con la campagna di vaccinazione.

Per Barbaro, sull’azionario, il comparto che ha regalato maggiori soddisfazioni ai risparmiatori e ai gestori stessi vista la poca appetibilità del settore obbligazionario, i gestori dovranno intercettare i settori ed i sub-settori che avranno performance superiori alla media.

Per tutto il 2021, i temi caldi rimarranno quello della transizione energetica, quello della sostenibilità ambientale, dell’innovazione e dell’assistenza sanitaria.

Verrà inoltre posta particolare attenzione alla Cina, che resta il Paese emergente attualmente più invitante, caratterizzato dalla presenza di aziende fortemente innovative che riusciranno a ritagliarsi sicuramente un certo spazio nei portafogli del prossimo futuro.

La strategia attiva seguita da Bnp, ad esempio, compone i propri fondi di un massimo di 50 – 60 titoli altamente studiati e selezionati tra centinaia di altri titoli quotati dello stesso settore.

Ecco allora che la gestione attiva diventa veramente il valore aggiunto per i risparmiatori che sceglieranno di investire nei fondi comuni indipendentemente dalla società offerente.

Insomma, bisognerà seguire l’evoluzione nei prossimi mesi. Potrebbe essere il momento giusto per pensare di “infoltire” il proprio portafoglio e valutare le moltissime opportunità che in un momento storico senza precedenti stanno nascendo. Affidarsi a professionisti può essere la giusta soluzione per mettere al riparo i propri risparmi e vederli crescere nel prossimo futuro.

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