Banche americane ancora alle prese con strascichi della crisi dei mutui

L’analisi dei migliori e peggiori comparti inclusi nell’area azionari settoriali vede il fondo JB Multistock Us Stock Fund in vetta alla classifica nella settimana che va dal 26 maggio al 2 giugno con una performance positiva del +5,5%.

Il comparto, lanciato nel giugno 2001, gestisce un patrimonio di 24 milioni di dollari e ha registrato una performance YTD negativa -13,6% contro una performance a 3 anni del -7,6%. Il benchmark di riferimento è il MSCI Us Index.

Il fondo è adatto come investimento di base per investitori a lungo termine, prudenti riguardo al rischio, convinti del potenziale dell’economia statunitense e che vogliono investire in un portafoglio ad ampia diversificazione, con una combinazione mirata Il fondo investe principalmente in azioni USA.

Non si può certo dire che la crisi e la paura sia passata. Infatti si assiste sempre ad un mondo a due facce: da una parte i dati migliori del previsto relativamente al Pil del primo trimestre 2008,il rialzo dello 0,2% degli investimenti delle aziende, le esportazioni cresciute del 2,8%, la superiorità rispetto alle stime dell’indice sulla fiducia elaborato dall’Università del Michigan, e dall’altro l’impatto che la crisi ha avuto sul settore immobiliare, con investimenti scesi del 25%, l’aumento di 4.000 unità dei lavoratori che richiedono il sussidio di disoccupazione e i ribassi dei titoli finanziari che scontano il rischio di ulteriori ribassi per l’impatto della crisi dei mutui.

E’ infatti di questi giorni la notizia delle difficoltà in cui naviga la banca britannica Bradford & Bingley, specializzata nel credito ipotecario, che ha annunciato perdite nei primi 4 mesi dell’anno e il licenziamento del Ceo di Wachovia e del ridimensionamento degli incarichi del capo di Washington Mutual, notizie che hanno trascinato al ribasso anche i titoli bancari più grandi come J.P. Morgan, Bank of America e Citigroup.

L’economia continuerà a contrarsi (anche se le previsioni sono migliori di ciò che ci si attendeva solo qualche mese fa) ma ciononostante l’America rimane il mercato più grande e liquido del mondo ed è normale, quindi, continuare ad investirvi, anche se va capito quale peso dargli nei portafogli.

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