Consulenti, come valutare correttamente un Pir

La raccolta non è tutto per Pir ed Eltif.
A dare una teorizzazione dell’idea è Simone Bini Smaghi, vicedirettore generale e responsabile direzione commerciale di Arca. “La verità” ha detto durante il panel della rassegna MilanoCapitali 2021 di Class Editori, come riportato poi da MilanoFinanza, “è che si deve porre l’accento sui risultati per i clienti: investire in pmi, quotate e non, rende”.

Affermazione difficilmente smentibile se si guarda al momento attuale. Per questo Francesco De Astis, responsabile italian equity di Eurizon sottolinea come sia fondamentale gestire la massa di liquidità nei conti correnti come ricerca di rendimenti.

E nonostante la fiducia iniettata nel mercato grazie al governo Draghi, la raccolta di fondi di tipo Pir risulta ancora negativa. Per De Astis la ragione è che “il legislatore ha pensato questi prodotti per un pubblico retail, quello più colpito dalle incertezze pandemiche”.

Un ritorno di interesse può essere auspicato se Draghi e Next Gen sommano la fiducia alle possibilità di rendimento. Questa è l’idea di  Massimo Trabattoni, head of italian equity di Kairos, che ha ricordato però che «in Italia non c’è ancora la cultura degli investimenti a lungo termine». Impazienza di ritorni, che se non arrivano nei primi anni preferiscono abbandonare piuttosto che cercare alternative. «Il legislatore è stato innovativo nel cercare di portare linfa alle imprese», ha spiegato Giovanni Landi, vicepresidente e cd di Anthilia, «non solo con gli sgravi fiscali, ma anche con coperture in caso di minusvalenze».

Infine, Franco Gaudenti, presidente e ad di EnVent Capital Markets, segnala la svolta definitiva da perseguire:  «la cultura è l’elemento essenziale, sia dal lato degli investitori sia da quello delle imprese». Le aziende non devono allontanare le ipotesi di ipo. «Molte società si affacceranno alla quotazione, tra 50 e 100 ogni anno per i prossimi anni», ha concluso, ottimista, Kevin Tempestini, ceo e fondatore di Kt&Partners:  «I Pir possono costituire centri d’acquisto per le quotate, ampliando così la diversificazione».

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