Per questo Eurizon, la società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo al cui timone siede da poco più di un anno, ha sfruttato al massimo il vento a favore in questi ultimi mesi. L’utile netto del primo trimestre del 2021 infatti ha segnato un rialzo del 60% a 160,8 milioni di euro. E sorpattutto con una raccolta che procede a gonfie vele: 1,1 miliardi da inizio anno.
Nell’intervista a Il Sole 24 Ore, Perissinotto ha riportato la causa di tale successo alla struttura del conto economico, solida a tal punto da “offrire una buona resistenza anche nei momenti difficili, grazie a una struttura di rcavi riccorenti che rappresenta larga parte delle entrate complessive e a costi estremamente contenuti”.
Non ha negati di sentirsi fiducioso per quanto riguarda la giacenza del denaro sui conti di molti clienti. Sottolineando però che la questione rimane un’altra: “convincere il cliente che quando tiene i soldi sul conto corrente può perdere delle opportunità e che se invece accetta un minimo di volatilità il denaro investito può offrire rendimenti interessanti a medio termine”. Ma aggiunge: “Esiste una sorta di ultimo miglio che è più faticoso da percorrere, ma credo che la qualità dei canali distributivi si adiventata davvero eccellente. Bisogna compiere uno sforzo congiunto fra le fabbriche che sono chiamate a fornire i prodotti e chi poi deve codificare la proposta”.
Infine, per quanto riguarda Eurizon, apre a nuove operazioni in vista. “Siamo già ai vertici in Italia”, spiega Perissinotto, “siamo impegnati nell’integrazione di Pramerica che aggiungerà masse significiative al nostro patrimonio: è un’operazione che ci assorbe al 100%, sta procedendo in modo spedito e contiamo di portarla a termine nella seconda parte dell’anno“.