Investimenti, ecco i megatrend vincenti

La sostenibilità, la progressiva digitalizzazione dell’economia e lo sviluppo del commercio elettronico. Sono soltanto alcuni dei megatrend destinati a cambiare la società nei prossimi decenni, che certo non possono lasciare indifferenti gli investitori e gli operatori dei mercati finanziari . Ne parliamo con Giuliano D’Acunti, country head per l’Italia di una grande casa di gestione internazionale come Invesco. In questa intervista rilasciata  a BLUERATING, D’Acunti spiega come questi grandi cambiamenti strutturali aprani nuovi scenari anche per l’industria dell’asset management.

L’anno  scorso sono cambiati anche il mondo del risparmio gestito e della distribuzione: a che esigenze ci si trova a far fronte oggi?

Se leggiamo i dati dell’industria italiana del risparmio gestito tutto si potrebbe dire del 2020 tranne che sia stato un anno di crisi. Cresce il risparmio gestito e cresce anche la domanda di consulenza finanziaria. Unica nota negativa: l’’educazione finanziaria degli italiani resta limitata, sebbene in lieve miglioramento. Esiste poi il tema dell’aumento della liquidità sui conti correnti: oltre al costo-opportunità di investire, bisogna tenere presenti i tassi negativi, i potenziali rischi e costi cui vanno soggetti i patrimoni parcheggiati nei conti correnti. La crisi innescata dalla pandemia ha contribuito infine ad acuire le sfide legate ad alcuni cambiamenti strutturali delle economie avanzate come la digitalizzazione, che ha visto un’importante accelerazione. Tutti i fattori evidenziati hanno comportato uno sforzo ingente nel mettere a disposizione del maggior numero possibile di risparmiatori soluzioni evolute, digitali, semplici ed efficienti, anche e soprattutto nella relazione con i nostri clienti.

La pandemia ha delineato chiaramente dei trend strutturali: quali sono a suo avviso i più solidi?

La sostenibilità è il principale tema strutturale: è un fenomeno che abbraccia tutti gli aspetti della vita, non solo quello finanziario o economico.  Altri temi chiave a cui guardiamo con attenzione sono la digitalizzazione e i relativi sottosettori. L’e-commerce si è dimostrato un modello di business migliore rispetto alla vendita al dettaglio e su questo il mondo non ha mai avuto un ripensamento. Convenienza, selezione, definizione del prezzo, l’e-commerce è migliore da ogni punto di vista. Prende parte al commercio totale da molto tempo, ma è ancora agli esordi: la penetrazione dell’e-commerce è solo circa il 15-20%, ma tale processo non si fermerà. C’è ancora molto valore da creare.  L’elettronificazione del denaro è in corso da diversi decenni: le carte di credito sono state inventate negli anni ’50 e sono sempre più utilizzate. Il livello di penetrazione attuale si aggira intono al 50% negli Stati Uniti, e per una percentuale inferiore a livello globale. Con l’accelerazione dell’e-commerce, il pagamento digitale diventa non solo necessario, ma conveniente sia per l’acquirente che per il venditore. Se si aggiunge il fatto che le banconote sono possibile ricettacolo di tracce del virus Covid-19, l’utilizzo di forme di pagamento digitali diventa una scelta facile. Il passaggio a strumenti e servizi basati su cloud è uno dei cambiamenti strutturali più entusiasmanti. Si tratta di un cambiamento generazionale che ha fatto evolvere il modo in cui ogni azienda nel mondo fa affari. Anche per la diagnostica e la ricerca sui farmaci, il processo è iniziato parecchio tempo fa, ma diversi progressi nella scienza e nella tecnologia hanno aumentato la velocità di sviluppo del settore. Sta creando valore in modo significativo soprattutto nell’assistenza sanitaria e nelle scienze della vita e continuerà a farlo per molti anni a venire. Concentriamo i nostri investimenti in queste aree di cambiamento strutturale perché è qui che inizia la capitalizzazione significativa. Questo approccio inoltre, rende irrilevanti le considerazioni a breve termine.

Come sta cambiando l’approccio alle tematiche Esg?

La recente pandemia ha accelerato questo trend strutturale e messo alla prova risparmiatori e società nel rivalutare l’importanza dei fattori Esg nelle scelte di gestione e di investimento.  Un tempo si pensava infatti che un investitore interessato al rispetto dei principi etici sarebbe stato disposto a sacrificare la performance finanziaria. Tuttavia, con l’evoluzione delle strategie sugli investimenti responsabili, la performance non è più un elemento secondario. Anzi, le ricerche suggeriscono l’esistenza di una correlazione tra la performance e il punteggio di una società in materia di Esg. In altre parole, una società con un forte profilo Esg potrebbe avere determinate caratteristiche che contribuiscono a una maggiore redditività e alla riduzione dei rischi, premiandone la sostenibilità di lungo termine e la resilienza a pericoli sistemici e a cambiamenti tecnologici e industriali. L’aumento del volume degli asset gestiti e il moltiplicarsi sul mercato dei prodotti finanziari “sostenibili” è in continua crescita e sempre più strumenti di investimento e asset class stanno integrando le analisi Esg nelle loro strategie.

Quali sono le strategie distributive di Invesco sul mercato italiano soprattutto per quel che riguarda le reti di consulenti e private banker? 

Invesco ritiene che i consulenti finanziari svolgano un ruolo importante nel consentire ai clienti di raggiungere i loro obiettivi di investimento, e siamo consapevoli del fatto che le soluzioni digitali sono sempre più importanti: cerchiamo quindi di migliorare il supporto che forniamo ai consulenti per aiutare loro e i loro clienti a raggiungere i risultati di investimento desiderati. Dobbiamo aiutarli a fornire risposte alle necessità  finanziarie attraverso soluzioni che tengano in considerazione l’intero ciclo di vita delle persone, delle famiglie e delle generazioni future.
Dopo la crisi innescata dalla pandemia, è sempre più evidente il ruolo che la tecnologia ha giocato, gioca e continuerà a giocare nelle nostre vite, dalla sfera personale a quella professionale. Invesco si è sempre distinta per la sua propensione al cambiamento e all’innovazione, e ciò ci ha permesso di continuare a garantire, anche in tempo di pandemia, un livello di servizio completo, anche a distanza. Ma soprattutto l’ascolto e la relazione sono stati i nostri elementi distintivi, perchè i consulenti hanno potuto contare su chi conosce a fondo le loro necessità e sa che formare, informare ed educare alla buona conoscenza finanziaria sono i pilastri della consulenza.

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